15/05/2016 23:49
REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - "La nostra offerta è molto generosa, non ho idea perché non accetti". Così James Pallotta riapre la questione Totti. A dire il vero era stato il dg Mauro Baldissoni, prima del fischio d'inizio di Roma Milan, a lanciare il sasso: "Abbiamo fatto un'offerta a Francesco, ci ha detto che ci deve pensare", aveva spiegato. Ma quali sono i nodi che fermano Totti?
SOLO UNA QUESTIONE ECONOMICA? - All'inizio era il numero dieci della Roma a spingere per il rinnovo, scontrandosi con le perplessità della proprietà. Poi dagli States hanno aperto all'ipotesi di sottoscrivere un altro anno da calciatore per il più importante atleta della storia della Roma. Ci sono stati anche dei colloqui con il commercialista del numero dieci. Ora però è lui che ha preso tempo, nonostante "un'offerta generosa", interpretando letteralmente il pensiero di Pallotta. Parole che sembrano far pensare sia in fondo una questione economica a rallentare quello che sembrava un accordo fatto e finito. Il presidente americano punta l'indice contro le persone vicine a Francesco: "Riceve cattivi consigli", dice per spiegare la frenata.
NON SI TRATTA - E Totti? Da parte sua, silenzio. Ha fatto parlare il campo meritandosi il contratto che voleva. Ora che deve accettarlo però vuole pensarci. Certo stupisce, visto che Totti aveva sempre detto di voler giocare ancora alla Roma, "anche gratis". Ma probabilmente ha ancora richieste da fare, per il proprio futuro: il "dopo", la carriera da dirigente (aveva proposto di prolungare quel contratto manageriale da 6 a 10 anni), il ruolo da intraprendere una volta appesi gli scarpini al chiodo. I discorsi però stanno a zero. Da Trigoria emerge che non c'è una trattativa in atto. Come a dire: l'offerta messa a punto negli incontri che ci sono stati rimane questa e non ce ne saranno altre. Ora tocca a Totti. E soltanto a lui.
PJANIC-JUVE, MA SPALLETTI HA UN PIANO : "CONTRATTO E SQUADRA FORTE" - Il futuro non è un'incognita soltanto per Totti. L'estate della Roma porterà ormai certamente dei sacrifici, lo ha confessato pure Spalletti: "Qualche uscita ci sarà". A ore il tecnico incontrerà i dirigenti per un vertice di mercato utile a farsi un'idea di che Roma sarà quella della prossima stagione. E le attenzioni di tutti sono puntate su Pjanic. Uno degli intoccabili per Spalletti. Su di lui però è piombata la Juve, che non fa mistero di volerlo. Da Torino però non hanno mai parlato con l'agente: hanno incaricato un intermediario di prendere i contatti e avviare i sondaggi. La Roma non può fare molto, considerato che il calciatore ha una clausola che gli consente di liberarsi in cambio di 38 milioni di euro entro la fine di luglio. Ma Spalletti vorrebbe tenerlo e spiega come: "Bisogna proporgli un rapporto importante: contratto, risultato finale e l'amicizia che ci può essere con gli altri". Come a dire: dobbiamo dargli più soldi, garantirgli una squadra per vincere e tenere l'amico Nainggolan. Troppo? Forse. O almeno lo spera Allegri. Ma su di lui ci sono anche Barça e Psg pronte a sferrare un attacco. Avesse la possibilità di scegliere, Mire che al club è legatissimo, eviterebbe volentieri di fare uno sgarbo alla Roma.