11/05/2016 13:12
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Cambiare il meno possibile. In fondo, l’obiettivo primario della Roma nel prossimo mercato è questo. A cominciare dalla tanto discussa batteria dei terzini.
Digne titolare a sinistra, Emerson la sua riserva, Florenzi confermato a destra, un utile jolly individuato in Caceres, più due giovani come Nura e Seck da inserire gradualmente: la strategia di Sabatini per le fasce difensive è già definita a grandi linee.
Il primo passo sarà il saluto di Maicon, che sarebbe rimasto volentieri un altro anno ma non è riuscito a convincere Spalletti né la società a prolungargli il contratto. Troppo poche le presenze di quest’anno per far scattare la clausola di rinnovo automatico e allora a San Siro si chiuderà la sua esperienza triennale in giallorosso. In lista d’uscita c’è anche Torosidis, letteralmente sparito dalle rotazioni. La priorità, quindi, è un nuovo terzino destro, ma non titolare perché la Roma e il tecnico toscano hanno deciso di puntare ancora su Florenzi. E siccome negli altri ruoli non sarebbe una prima scelta, allora si insisterà su questa sorta di «formazione sul campo» dell’esterno di Vitinia.
Sabatini ha bloccato da tempo Martin Caceres, ormai svincolato dalla Juventus e in via di guarigione dopo l’intervento di febbraio al tendine d’Achille. Ottenute le garanzie sul recupero fisico dell’uruguaiano, la Roma deve ora formalizzare gli accordi raggiunti col procuratore Fonseca: ballano ancora diverse centinaia di migliaia di euro sulle commissioni, per questo l’affare non è ancora chiuso e nel frattempo il club valuta le altre possibili opzioni low cost.
Se arrivasse Caceres o chi per lui, il baby Nura verrebbe probabilmente girato in prestito altrove dopo il riscatto a 2 milioni e mezzo già pattuito con lo Spezia: i problemi cardiaci prima e una serie di infortuni dopo (muscolari e caviglia) hanno frenato la crescita del nigeriano che fino a poco tempo fa la Roma immaginava come un possibile titolare del prossimo anno. Sull’altra fascia Digne ha convinto tutti. Anche Spalletti, che inizialmente sembrava avere qualche riserva sulle sue qualità in fase offensiva. Il francese resta la primissima scelta della Roma e viceversa. Lucas, infatti, si è integrato alla grande e non ha alcuna voglia di tornare al Psg, a prescindere da chi siederà sulla panchina parigina.
Il paradosso è che l’addio di Garcia lo ha avvicinato ancor di più alla maglia giallorossa: gli addestramenti di Spalletti lo hanno convinto che Trigoria sia il posto migliore per continuare la sua crescita. Ora resta da convincere il Psg a rinnovare il prestito: la Roma non ha né l’intenzione né la disponibilità economica per acquistarlo al prezzo fissato dai francesi di 17 milioni. Il braccio di ferro è destinato a durare parecchio, molto dipenderà dall’inserimento di eventuali altri club ma la volontà di Digne può giocare un ruolo fondamentale nella trattativa.
Anche Emerson Palmieri è stato promosso da Spalletti, che vede in lui caratteristiche diverse rispetto al parigino. Sabatini concorda ed è pronto a riscattarlo dal Santos, alla cifra già fissata di 2 milioni di euro. Intanto ha strappato il giovane Seck alla Lazio a parametro zero e, vedi Nura, sta cercando una squadra dove farlo maturare.