09/05/2016 13:37
IL TEMPO (A. SERAFINI) - La festa dell'Olimpico avrà avuto per molti l'inevitabile sapore dell'addio. Per tanti altri rimane il dubbio. Nel prossimo mercato la società è convinta di poter migliorare la competitività della squadra, scongiurando le ipotesi di una cessione eccellente. Sarà per questo che il giro di campo dedicato ai tifosi ha registrato soltanto sorrisi, quelli che la Roma in primis spera di rivedere il prossimo anno.
Da Nainggolan (osannato più volte ieri all'Olimpico) a Rudiger, passando per Pjanic, il futuro dei tre marcatori di ieri rimane difficile da stabilire, almeno finché Sabatini non avrà la sicurezza di portare a termine la strategia fissata a Trigoria. Come confermato prima del fischio d'inizio anche dal dg Baldissoni: «Non è detto che dovremo vendere necessariamente Pjanic e Nainggolan, visto che sono i nomi continuamente riproposti. Il mercato è un momento in cui si cerca di rinforzare la squadra ma guardando anche ai bilanci, che sono ovviamente una priorità anche per gli impegni presi con l'Uefa». Un input fondamentale, che lo stesso Spalletti continua a ripetere dall'inizio della sua avventura nella capitale, l'importante è che siano i suoi giocatori a crederci per primi: «Ho sempre detto che chi non vuole rimanere è libero di andarsene, cene sono tanti in giro con ottime qualità. Sul mercato io sono tranquillo - ha aggiunto il tecnico - perché Sabatini è uno dei migliori nel suo ruolo, ma devo dire che non ho avvertito questa voglia di andare via all'interno dello spogliatoio».
E se Rudiger dribbla l'argomento, «non so nulla delle voci di mercato», il silenzio di Nainggolan si infrange dietro al retweet del belga su un post ben augurante della moglie a fine gara: «Ci vediamo l'anno prossimo». Meno convinto Pjanic: «Ho un contratto fino al 2018, poi nel calcio non si sa mai. Ma a Roma sto bene».