TRANSIZIONE —Già
dalla prossima stagione (partenza il 10 settembre, chiusura a metà maggio e final eight dal 4 all'11 giugno)
qualcosa cambierà. Restano i
tre gironi da 14 squadre ma ci sarà un rimescolamento che uniformerà il livello dei tre gruppi. Via il criterio geografico, farà fede solo quello sportivo, e in particolare il
ranking con i risultati delle ultime cinque stagioni. Gironi più interessanti (da una simulazione il Milan con la Roma, la Juve col Torino, l'Inter col Palermo) e una stagione, quella prossima, che sarà propedeutica al vero e proprio cambiamento. Nel 2017-18 nasceranno la
Primavera 1 e la
Primavera 2. Nella prima "categoria", in un girone unico, ci saranno le 16 migliori squadre. Quali? Le prime quattro classificate di ciascun girone del campionato 2016-17 e altre quattro determinate dal ranking degli ultimi cinque anni. Dopo il girone all'italiana, che finalmente vedrà in scena tutti i big-match, confermata la fase finale in una sede unica - a 4 o 6 squadre - visto il successo che ha riscosso negli ultimi anni (i supplementari della finale Juve-Roma sono stati seguiti da oltre 800mila telespettatori su RaiSport, sommando i dati di Sportitalia si arriva a un milione). La
Primavera 2 sarà suddivisa in due gironi da 13 squadre. Sistema aperto, nel senso che
verranno introdotte promozioni e retrocessioni (tre all'anno) che consentiranno pure alle squadre di B, se competitive, di militare nel massimo campionato Primavera. È chiaro che i due livelli sono riservati a società di A e B: chi retrocede in Lega Pro dovrà liberare il posto.