01/06/2016 01:16
REPUBBLICA.IT (M. MONTI) - Ogni promessa è debito a Trigoria. Dopo aver riscattato Antonio Rüdiger e provveduto alla consegna della documentazione in Comune e Regione relativa al progetto del nuovo stadio, è avvenuto anche il preannunciato incontro tra Spalletti e la dirigenza, tappa necessaria per fare il punto sul mercato per la prossima stagione. Un giugno caldissimo in casa giallorossa, in attesa dell'arrivo nella capitale di James Pallotta previsto per la settimana entrante.
INCONTRO SABATINI-SPALLETTI: IL MERCATO ENTRA NEL VIVO - Della necessità di doversi confrontare sulle mosse con cui rafforzare l'organico, con l'urgenza di farlo già entro metà agosto in vista del preliminare di Champions League, ne avevano parlato i diretti protagonisti. Spalletti aveva assicurato la scorsa settimana che avrebbe incontrato il direttore sportivo e i suoi collaboratori per decidere il futuro di alcune individualità a rischio di conferma (Dzeko su tutti) e su come intervenire per aumentare la qualità e la quantità di risorse a disposizione. E l'incontro è avvenuto nella tarda mattinata a Trigoria, quando i due hanno dato via al primo di una serie di incontri programmatici: gli interessamenti esterni per alcuni calciatori chiave dell'ossatura, il rientro dei tanti prestiti e le indicazioni per il mercato in entrata, i punti all'ordine del giorno. In più la critica situazione della corsia sinistra di difesa alimentata dal costo elevato richiesto dal PSG per il riscatto di Digne e dall'infortunio di Nura (operato al legamento crociato del ginocchio), considerato una riserva futuribile di alte prospettive ma che sarà costretto a restare out per almeno 6 mesi. Sollievo, invece, per il riscatto di Rüdiger dallo Stoccarda, su cui persiste però il pressing di alcuni club di Premier: "Quando si è fatta viva la Roma - racconta il tedesco al canali media del Fulvio Bernardini - non ho avuto esitazioni. Questo club era la mia sfida, tutti mi dicevano che Roma è passione e anche pressione: io rispondevo che un calciatore non può temere la pressione, fa parte del mestiere, e che le aspettative qui sono altissime. Ne ho fatto le spese i primi mesi in cui ho pagato a caro prezzo alcune sbavature. Non ho mai mollato e ho avuto la consapevolezza di dover migliorare e di poterlo fare".
STADIO, BALDISSONI: "UN PROGETTO PER LA CITTA'" - Consapevoli del grande passo avvenuto nella giornata di lunedì, quando il dg Mauro Baldissoni ha consegnato l'intera documentazione del progetto per il nuovo stadio della Roma al Campidoglio e alla Regione, anche i massimi dirigenti del club. Un "traguardo" che precederà l'"ultima salita" (prima dell'inizio dei lavori), ossia l'attività che Roma Capitale sarà chiamata a svolgere nei prossimi 30 giorni per accertarsi della corrispondenza normativa delle 70.000 pagine del progetto e per il rispetto del pubblico interesse dell'opera. Presso l'Auditorium del Palazzo delle Federazioni Sportive Nazionali, in un convegno organizzato dallo Studio Tonucci con il patrocinio del CONI, Baldissoni ha fatto il punto alla presenza di rappresentanze del mondo istituzionale, sportivo, imprenditoriale e finanziario: "A Roma per giocare a calcio si può utilizzare una sola struttura non pensata per il calcio e dove si svolgono altri eventi di cui non possiamo controllare la gestione, non essendo nostra la proprietà dell'impianto dell'Olimpico". Un input affinché a Tor di Valle venga edificato un centro che risponda a tale esigenza. Con tutte le attenzioni del caso al rispetto ambientale: "Attualmente è un'area abbandonata al degrado. Il nostro è un progetto per la città e per la riqualificazione e rigenerazione di un quadrante, ingresso e prima porta della metropoli per chi entra a Roma. Un investimento privato - conclude il dg - di oltre 1,6 miliardi di euro: 500 per lo Stadio, 90 per il Convivium, 625 per il Business Park e 400 per i costi di urbanizzazione". Un'opera, dunque, che trascenda dai suoi "soli" significati per ambire a divenire risorsa per l'intera capitale.