05/06/2016 14:34
IL MESSAGGERO (A. MARANI) - Il “derby del sole” è tramontato per sempre. Quasi trent’anni di “separazione” scanditi da tensioni, agguati, piani d’azione falliti e altri portati tristemente a termine. Una storia di assalti e guerriglia, ai pullman, alle stazioni, persino ai commissariati, fino alla morte, nel 2014, di Ciro Esposito a Tor di Quinto. Poi i “cani sciolti” che escono dall'ombra e attaccano, come l’incappucciato che ieri mattina, a Napoli, ha colpito con un fendente un 19enne di Roma col tatuaggio giallorosso sul braccio. Della serie: c’eravamo tanto amati.
FINE DI UN’EPOCA Prima il gemellaggio tra la Curva Sud e il San Paolo, poi i malumori, i primi scricchiolii e la definitiva rottura avvenuta il 25 ottobre del 1987. La Roma e il Napoli con lo scudetto cucito sul petto, pareggiano 1-1 al termine di una gara durissima conclusa dai partenopei in nove dopo le espulsioni di Careca e Renica. Già prima dell’inizio, al momento del tradizionale scambio della bandiere tra le due tifoserie “amiche”, lo sbandieratore del Napoli aveva raccolto fischi (e qualche bottiglietta lanciata) dalla Sud. Gli animi caldi sugli spalti, divennero roventi in campo. E alla fine del match Salvatore Bagni rivolto alla Sud fece il gesto dell’ombrello provocando altri incidenti. Ai romanisti non era andata giù che gli “amici” avessero arruolato l’ex vessillo della Lazio, Bruno Giordano che l’anno prima aveva servito l’assist a Maradona per il gol all’Olimpico. E a quel punto, lo strappo divenne insanabile.
BLACK LIST Da allora la sfida tra Roma e Napoli è in cima alla black-list degli incontri più a rischio. Nel 2001 diecimila supporter giallorossi arrivano nel capoluogo partenopeo convinti di festeggiare la vittoria del campionato, ma il sogno svanisce lasciando il passo a scontri e devastazioni; un intero quartiere, Fuorigrotta finisce sotto assedio. L’8 dicembre del 2005 il match di Coppa Italia tra Napoli e Roma non farà parlare tanto per il risultato - la pesante sconfitta azzurra per 0-3 - quanto per il delirio del dopo partita. Un gruppo di invasati dà l’assalto persino al commissariato San Paolo, il bilancio degli scontri sarà di 31 poliziotti feriti, 15 arresti, due minorenni denunciati, due auto della polizia incendiate e vari veicoli danneggiati. Tre anni dopo, a maggio, 17 tifosi partenopei vengono arrestati per avere assalito un pullman con 50 romanisti diretti a Genova e intercettati in un autogrill in provincia di Siena, lungo la A1. Sempre nel 2008, il 31 agosto, i supporter azzurri vengono accusati di avere devastato il treno che li portava alla stazione Termini. Verranno scagionati. Non i sette tifosi, sia giallorossi e che azzurri, bloccati dopo l’accoltellamento di un supporter azzurro, sempre nella stessa occasione.