Baldini, ancora Roma. Torna da Pallotta tre anni dopo l’addio

02/07/2016 14:30

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Verrebbe da scomodare quegli amori che non finiscono e fanno dei giri immensi, ma la citazione potrebbe apparire irriverente. Perché, più semplicemente, quest’amore non è mai finito: Franco Baldini e la Roma si ritroveranno. Anzi, si sono già ritrovati: ancora una volta, la terza in vent’anni. Non è una suggestione, né un’idea: è una certezza. Paradossale forse, dopo l’addio burrascoso e accompagnato da lacrime collettive tre anni fa (esatti). Incredibile, persino. Come incredibile è che lui si sia fatto convincere dalle pressioni avviate quasi un anno fa da , dopo una serie di «No, thanks». Con lui, con il presidente americano della Roma, il legame però è sempre rimasto solido: lo ha aiutato a incontrare Guardiola, che Mr President voleva convincere a guidare la Roma nel dopo-Zeman. I due hanno continuato a frequentarsi durante il soggiorno londinese dell’ex romanista e a maggio il corteggiamento è andato in porto. Una cena in cui il presidente ha forse trovato l’incarico giusto per Baldini: non più dirigente operativo, ma consulente esterno. Sarà un uomo di pubbliche relazioni, utile con le sue conoscenze ad avviare colloqui con possibili partner. Con questo incarico ha già avviato i discorsi con sponsor orientali: magari uno potrebbe diventare il nuovo logo sulle maglie della Roma. Ma a Trigoria non si vedrà spesso: complice l’ultima esperienza, vorrebbe frequentarla il meno possibile, galleggiando tra Londra e gli Usa, magari limitando le comparsate a Roma. Felicissimo , che con lui ha un legame intimo: l’appuntamento tra i due a metà maggio, al fashion food-ball di Firenze, era qualcosa più di una cena tra amici. Quasi un incontro programmatico. E Baldini, che aveva avuto un ruolo già nell’ingaggio a gennaio del tecnico di Certaldo. Ora i due toscani si ritroveranno sotto la stessa bandiera, quella cui evidentemente l’ex generale manager della nazionale di Sua Maestà non sa proprio dire di no.

Il ritorno di Franco Baldini, a questo punto, consentirà alla Roma di sentirsi anche meno indifesa in caso di nuove criticità con il ds : quando - tra un anno o a settembre - il ds dovesse lasciare, avrà già in organico un dirigente in grado di non farne sentire la mancanza. Oltre a lui, però, arriverà anche un nuovo dirigente italiano, già a giorni: un nome per sostituire, a livello numerico, l’ex ad Italo Zanzi. C’è poi la questione , che con Franco non s’è mai preso: di questo, però, ci sarà tempo per parlare.