Manolas caso aperto, Pallotta: «Non parte»

17/07/2016 14:29

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Se fosse uno dei sette nani, si chiamerebbe Brontolo. , invece, è grande, grosso e vaccinato. E tenerlo a bada è tutt’altro che semplice, a maggior ragione se qualcuno (pare il Chelsea di in prima linea) lo corteggia dall’Inghilterra, gli offre tanti soldi (oltre 4 milioni netti di stipendio, 32 per il cartellino) e la prospettiva di giocare un campionato affascinante come la Premier. Per vincerlo.

La Roma, che vede allontanarsi sempre più la , ora gli sta un po’ stretta, questo non significa che la lascerà a breve. Anzi. Dopo la chiamata di per ribadirgli che non è sul mercato e una chiacchierata in privato con , ecco dagli Stati Uniti la presa di posizione di : «Per quale diavolo di motivo dovrebbe andare via?», ci risponde infastidito il presidente alla domanda su una possibile partenza del greco. Si dirà: aveva detto più o meno le stesse cose in passato di e . Vero, ma stavolta la Roma sembra seriamente intenzionata a fare muro. Il momento in cui la società ha valutato una cessione è già passato, complice l’infortunio di . I dirigenti hanno valutato la possibilità di «aggirare» la clausola del contratto che costringerebbe il club giallorosso a girare all’Olympiacos il 50% dell’incasso di un’eventuale cessione fino al prossimo 1° settembre, pianificando una partenza di Kostas in prestito oneroso alla cifra più bassa possibile e riscatto obbligatorio da 30-35 milioni. In quel caso alla società di Atene sarebbe spettato solo il 50% della cifra incassata per il prestito, al netto di ricorsi (Fifa e/o Tas) sulla carta possibili.

Discorso superato, la Roma vuole tenersi stretta almeno per un’altra stagione e cercherà di tranquillizzarlo con un rinnovo del contratto al momento in altissimo mare. Ce n’è bisogno, a giudicare con un po’ di malizia gli atteggiamenti di Kostas a Pinzolo. Si è già fermato diverse volte per banali colpi subiti in allenamento, lui che è ormai è una «macchietta» per i compagni, divertiti dalla sua ipocondria. Tutti tranne , uno a cui non piace molto scherzare.

Ieri due nuovi episodi. Al mattino si è scontrato con e mentre lasciava il campo ironicamente Zukanovic mimava il pianto di un bambino. Ma un successivo e superfluo colpo di tacco ha provocato il rimprovero di Kevin. Nella partitella a campo ridotto del pomeriggio il greco è finito a terra dopo un contrasto col baby lamentandosi dell’intervento. lo ha invitato a riprendere la seduta, e gli hanno fatto notare che era meglio restasse fuori. non l’ha presa benissimo, poi si è chiarito con l’olandese e ha ripreso l’esercitazione.

Normali dinamiche di campo, dove i caratteri dei giocatori emergono in tutte le loro differenze. stesso ha imparato a conoscere quanto sia fragile e ai limiti dell’«isterico» il difensore, che ad esempio chiese la sostituzione per avere preso un dito nell’occhio da Higuain nell’ultimo .

Il tecnico è pronto a gestirlo e integrarlo con Juan Jesus e, al ritorno nella Capitale, con Nacho, che ha accettato l’offerta giallorossa e domani dovrebbe liberarsi dal . «Sono due difensori di esperienza - aggiunge confermando l’imminente arrivo dello spagnolo - e ci daranno una grossa mano. La squadra sta già facendo un lavoro duro e sarà pronta per il playoff di ».

La rosa per il doppio appuntamento europeo è pressoché formata, manca solo la conferma di (vicina) per chiudere questa prima fase, ma progetta almeno altri tre possibili innesti. Un non prima di aver piazzato altrove , Zukanovic e , un centrocampista (vedi Diawara) al posto del probabile partente e un attaccante. Intanto si è finalmente sbloccata la doppia cessione al Torino di e , che frutterà quasi 10 milioni complessivi. Il serbo si è accordato con i granata e domani dovrebbe svolgere le visite mediche insieme allo spagnolo. Adem saluta per sempre, Iago si trasferisce in granata in prestito con diritto di riscatto fissato a 5-6 milioni.