Roma, la difesa non basta. Per ubriacare il Porto c’è bisogno di fare gol

23/08/2016 13:36

Contro il Porto, senza lo squalificato Vermaelen e gli infortunati , e , le fasce - riporta il quotidiano - dovrebbero essere affidate a Bruno Peres e uno tra e Juan Jesus, adattato sulla corsia come all’andata. Più probabile perciò che faccia coppia con l’ex interista, perché Fazio – qualora i reparti non fossero stretti – potrebbe andare in difficoltà. Certo, tutti e tre i brasiliani che potrebbero coprire le fasce giallorosse non sono dei bunker in fase difensiva, tanto più che i vari Otavio, Corona, Adrian Lopez ed esterni bassi pronti a sovrapporsi, come Maxi Pereira e Telles, sono senz’altro in grado di fare male. Perciò, a protezione della retroguardia, meglio puntare sulla solidità di una cerniera di centrocampo assai muscolare come quella composta nel da , e , con quest’ultimo chiamato a fare il primo pressing sul portatore di palla avversario, a turno Danilo o Herrera. Non è un caso che ammonisca: «Loro hanno fisicità sulle palle inattive. Ci vogliono centimetri e altezza». In principal modo se il finale dovesse diventare convulso, e in quel caso allora uno come Fazio potrebbe fare comodo.

 È per tale ragione che l’allenatore conferma l’atteggiamento: «Non ci affideremo al destino, siamo noi che lo determiniamo. Si va a giocare a testa alta, tentando di vincerla da subito, non aspettando nessuno. Dobbiamo fare gol». Per arrivarci, oltre alla velocità di , occorrerà anche la fantasia di e la vena ritrovata di , utile pure per tenere palla e far salire la squadra. Se poi col passare dei minuti le praterie saranno sempre più grandi, possibile che decida anche di togliere tutti i punti di riferimento offensivi ai (lenti) centrali di difesa, inserendo al posto del bosniaco e facendo operare da finto centravanti. D’altronde, se i numeri raccontano come la difesa giallorossa in Europa abbia subito reti in 30 delle ultime 31 partite, l’attacco ora pare essere una macchina da gol.

(gasport)