21/09/2016 14:06
Walter Sabatini e Pantaleo Corvino, che farebbero fatica persino a salutarsi. E così si spiegano gli stracci volati tra i due nelle ultime ore. Il nodo è il calcio di rigore non concesso alla Roma domenica sera per lo scontro in area tra Tomovic e Dzeko. Tutto è cominciato con queste dichiarazioni di Corvino: «Dzeko è uno che si butta spesso in area, basta vedere per esempio la partita contro la Sampdoria. La sua era una simulazione, avrebbe meritato il giallo, le polemiche successive mi hanno infastidito». Apriti cielo. Perché Sabatini ha reagito come punto da una tarantola: «Le parole di Corvino sono un pietosissimo caso di incontinenza verbale – ha detto il d.s. giallorosso –». Dzeko è un giocatore di lealtà sportiva assoluta. È inaccettabile che questo sia sfuggito a un dirigente serio e preparato come lui». Finita? Macché. Ancora Corvino, che ha voluto l’ultima parola: «Viste la mia età e quella di Walter ci sarebbe da preoccuparsi se avessimo altre forme di incontinenza che richiamino al pietismo ma che ancora non si intravedono, almeno per me... Pietismo è invece perdere e dare la colpa a episodi discutibili».
(gasport)