30/09/2016 13:52
Il gol numero 100 con Luciano Spalletti in panchina non è arrivato, ma è arrivata l'altra ennessima brillante prestazione per Francesco Totti, 40 anni appena compiuti.
L’Olimpico come fosse il castello di Tor Crescenza, la festa si è allungata di 48 ore: il pallone che ha consentito a Strootman di tornare a segnare all’Olimpico dopo oltre due anni e mezzo, la traversa che ancora trema sull’azione del 2-0, la delizia servita a Salah per il 4-0. Quattro a zero, che messi vicino fa 40: forse è un segno del destino pure il risultato di questa partita. «Scherzavo con il fisioterapista a fine primo tempo – ha raccontato Totti a fine partita –, glielo dicevo: neppure a 25 anni stavo così. Eh sì, novanta minuti li tengo bene». Elegante come di fronte alla torta di compleanno, scatenato come se Ilary fosse (pure) il deejay di Europa League. «Siamo contenti della prestazione, siamo un grande gruppo e abbiamo dato una buona risposta – ancora il capitano –. Risultato e bel gioco: abbiamo fatto vedere tutte e due le cose, lo voleva la gente e pure il mister».
Ma a Spalletti, piuttosto che le giocate, saranno piaciute molto di più le parole del post partita. Il riferimento continuo, voluto e costante alla squadra, alla prestazione del gruppo, alla risposta dopo il momento negativo. La dimostrazione di essere il capitano anche con le parole e i fatti, non solo con i gol e i colpi di tacco.
(gasport)