La vera grande d’Italia si chiama Sassuolo
16/09/2016 13:05
LA REPUBBLICA - «Carini. giovani e vincenti». Il Sassuolo lascia l’Europa a bocca aperta e sgomina con un 3-0 senza balbettii l’Athletic Bilbao. Novanta minuti perfetti rovesciano le parti in scena, e alla fine i debuttanti sembrano i baschi.
Eppure Eusebio Di Francesco ha puntato su una formazione sorprendentemente giovane, priva di Berardi, Missiroli e Gazzola. «Qui si fa affidamento sul collettivo e non sul singolo — ha spiegato l’allenatore — volevo lanciare questo messaggio». Missione compiuta: Mazzitelli, Defrel, Lirola & co. sono scesi in campo con ben altra cattiveria rispetto a quanto visto contro la Juventus, mostrando anche una condizione atletica non comune in Italia per questa fase della stagione.
Come del resto ha dimostrato ampiamente la Roma che non è stata in grado di andare oltre l’1-1 contro il Viktoria Plzen, in Repubblica Ceca. La squadra di Spalletti è sembrata ancora involuta e senza una logica. E nulla ha potuto, per scuoterla dalla sua mediocrità, l’ingresso in campo nel secondo tempo di Francesco Totti.
Non meno mediocre, la Fiorentina inchiodata a un mesto 0-0 dal Paok Salonicco, squadra ben organizzata ma mai davvero pericolosa in attacco.
Da segnalare infine la sconfitta, con polemica arbitrale, del Manchester United di Mourinho, a Rotterdam contro il Feyenord. La gara è finita 1-0. «Gli arbitri fanno il massimo — ha commentato il tecnico — ma il gol era in fuorigioco».