18/09/2016 14:24
IL TEMPO (G. GIUBILO) - Un week end ricco di eventi di lusso, in attesa di un programma assai meno esaltante, quello che promette l’imminente turno feriale, il primo della stagione. Il programma degli anticipi l’aveva aperto il Milan con il bel gol di Bacca; poi l’Olimpico, dopo un po’ di mugugni non del tutto giustificati, celebra il trionfo della Lazio. Un bellissimo primo tempo, incredibilmente chiuso sullo 0-0, ma poi i pescaresi confermano i loro spaventosi limiti di autonomia crollando letteralmente verso la mezzora della ripresa, quando due colpi di testa e un gol dell’ex Immobile determinano un risultato che non lascia margini di rimpianti agli abruzzesi, capaci anche di sprecare un calcio di rigore in quel primo tempo tanto ricco di gol.
Ma l’appuntamento più atteso era quello del San Paolo in tarda serata, che offriva al Napoli l’occasione di insediarsi, almeno momentaneamente, in testa alla classifica. Operazione riuscita, ma con molti stenti. Aveva giocato perfino meglio il Bologna, che ha raggiunto il pareggio prima che Sarri mettesse in campo l’uomo delle doppiette. E Milik ha risposto presente, risolvendo da solo la pratica. Per la terza volta, due reti per l’eroe di Kiev; c’è da chiedersi come mai Sarri avesse aspettato tanto prima di regalargli lo spazio meritato. Il Bologna si arrende, restando anche con un uomo in meno. E oggi tocca alla Juve riprendersi la testa della classifica.
Nel programma domenicale, la sfida forse più esaltante sarà quella di Firenze, con la Roma alla rincorsa delle posizioni di avanguardia. Allarme in casa giallorossa la crisi di nervi che sta cogliendo Spalletti, anche se è giustificata l’insofferenza che gli provoca qualsiasi riferimento a Totti. Nel tardo pomeriggio, un derby d’Italia che sembra aver perso tutto il suo fascino a causa del crollo verticale dell’Inter, umiliata anche da una squadra israeliana non di prim’ordine, mentre la Juve non ha perso una sola battuta in campionato e sembra avviata a rispettare un pronostico unanime.