Roma, tutti sul banco degli imputati. E adesso doppia seduta fino all'Inter

26/09/2016 02:55

GAZZETTA.IT (C. ZUCCHELLI) - "È arrivato il momento di cambiare". Detto, fatto: lo aveva annunciato in conferenza stampa dopo la partita, poi al ritorno a Roma, qualche minuto prima delle 18, lo ha comunicato alla squadra. Nessun ritiro punitivo, ma una settimana di doppie sedute, alle 11 e alle 17: domani, martedì e mercoledì, vigilia della partita di Europa League contro l'Astra Giurgiu all'Olimpico. Venerdì anche, in teoria, è programmato doppio allenamento, ma considerando che domenica a Roma arriva l' le cose potrebbero essere riviste per non sovraccaricare fisicamente i giocatori. Quel che è certo è che ha preso malissimo il k.o. di Torino e adesso si aspetta un cambio di passo da parte dei calciatori, tutti sul banco degli imputati: da quelli che finora per lui sono stati intoccabili, come e , a quelli che giocano meno e devono mostrare qualcosa in più, e , tanto per fare un esempio, il tecnico toscano aspetta risposte convincenti. Il prima possibile.

TUTTI IN DISCUSSIONE lo ha detto chiaramente dopo la partita, ma già lo aveva fatto altre volte in passato: "Siamo tutti sotto esame, per noi devono parlare i risultati". E i risultati dicono che da gennaio a maggio la Roma ha perso solo 3 partite ( in campionato e 2 col in ) e adesso ha già eguagliato il dato: k.o. in casa con il Porto nel preliminare di coppa, sconfitta a Firenze e Torino in campionato. Una squadra in crisi difensiva, con 13 reti incassate in 9 partite, un attaccante, , che in casa va bene ma fuori non segna dal 13 marzo, un mercato con tanti punti interrogativi (, Gerson e Juan Jesus, 35 milioni spesi per tre riserve, con i primi due che hanno occupato anche due caselle da extracomunitario) e un centrocampo costretto a chiedere a gli straordinari (8 partite giocate su 9) dopo due anni di quasi totale inattività. Solo rappresenta la solita certezza: ma aggrapparsi a un giocatore che dopodomani compirà 40 anni da una parte simboleggia la leggenda e la bellezza di una favola che resiste al tempo, dall'altra simboleggia l'incapacità di crescere di una squadra e di una società. Basterà, si chiedono i tifosi inferociti tra radio e social network, una settimana di doppie sedute a cambiare le cose?

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