Se tutto dovesse andare bene Tor di Valle pronto nel 2020

11/09/2016 15:53

IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) - Mettersi l'anima in pace: per quanto presto si possa fare, prima della seconda metà della stagione 2019/2020 nel nuovo Stadio di la Roma non potrà giocare. Siamo ora alla vigilia dell'apertura della Conferenza di Servizi decisoria che si concluderà, secondo il calendario ipotizzato dalla Regione, a inizio marzo 2017. Ovviamente se non ci saranno intoppi di nessun genere, se, alla fine, il progetto sarà approvato e se tutti i tempi previsti saranno rispettati. Terminata la Conferenza regionale, ottenuta l'approvazione al progetto, la Roma potrà iniziare di fatto a costruire anche se alcuni passaggi burocratici non saranno ancora perfezionati: la legge dice infatti che «il provvedimento finale [emesso dalla Conferenza di servizi, ndr] sostituisce ogni autorizzazione o permesso».

Tuttavia, se per demolizioni e bonifiche dell'area la Roma ha già previsto di partire a Conferenza ancora aperta, per vedere salir su le costruzioni occorrerà attende l'assegnazione delle gare d'appalto europee per le opere pubbliche e l'autunno 2017 sarà già trascorso. Anche perché alcune di queste opere - l'allargamento-unificazione della via del Mare/Ostiense e i moli di attracco sul Tevere - sono essenziali per poter trasportare i materiali di costruzione in entrata e in uscita dal cantiere senza mandare in sofferenza l'intero quadrante. Due anni di lavori (previsti) prima di poter aprire lo Stadio, più i collaudi e la stagione 2019/2020 potrebbe vedere i giallorossi nel nuovo stadio per una delle ultime gare del girone di ritorno.