Spalletti, prove di futuro

04/09/2016 13:51

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La Festa della Famiglia diventa poco più di una festa in famiglia. Sono meno di quindicimila i tifosi presenti nell'accaldato Olimpico, tutti uniti per dedicare un pensiero e l'incasso ai terremotati del Centro Italia. sulla sua maglia bianca ha la scritta Francesco, sotto c'è il solito numero 10; è la stessa casacca regalata il giorno prima al Papa, Francesco sopra e 1 sotto: un numero 10 del calcio e un numero uno del Mondo, due numeri uno in ambiti diversi. Francesco, quello giallorosso, entra in campo, accarezza i bambini che gli passano davanti e da una, sicuramente poco fortunata nella vita, riceve in regalo una medaglia, lui ricambia con un bacio, un sorriso e poi tiene quel dono stretto a sé.

IL TEST - L'appuntamento benefico è la partita contro il San Lorenzo, squadra per cui fa il tipo il Papa. Un test, vinto 2-1 dai giallorossi, di buon livello. Peccato che la Roma che è costretto a schierare è al minimo per via delle assenze. Lucio punta su uno schieramento che prevede l'assenza di : due a centrocampo e un trequartista, un che la Roma conosce ma lo pratica con poca consuetudine. Nell'occasione i due centrali davanti alla difesa sono e il giovane .

LEO RITMO BASSO - L'argentino è l'indiziato numero uno alla sostituzione di Daniele, e lui è il primo cambio per il terzetto dei titolari composto da , e (più , promosso centrocampista/attaccante dal tecnico). Leo gioca molti palloni, non ha una grandissima forza fisica, né velocità, però mette in evidenza il suo piede delicato: il gol della Roma arriva da una sua perfetta verticalizzazione che manda in porta . Un talento, quello sì, ma spesso sotto ritmo: deve velocizzare pensieri e giocate. Manuel segna e lo vediamo finalmente sorridere, dopo essere andato a sbattere più volte sugli avversari e a essersi rotolato spesso sul terreno insolitamente sabbioso. La partita dà la possibilità, oltre a , di guadagnare minuti sulle gambe anche a gente come , pure lui a caccia di un posto da titolare. Il reparto difensivo resta a quattro, pure perché Juan Jesus si ritira a pochi minuti dal match: problemi alla caviglia. Tanto è che , vicino a Fazio schiera , che ora può dire di aver giocato in tutti i ruoli del quartetto. Peres a destra e Seck a sinistra danno spinta, entrambi si distinguono per qualche buona percussione. Una chance a Seck? potrebbe pure pensarci, visto che non ha ancora convinto. Grosse alternative, aspettando Mario Rui, non ce ne sono.

CHECCO E KEBA - C'era attesa per vedere , esordiente stagionale. Il numero 10 gioca il primo tempo da punta centrale davanti a , e ; nella ripresa si sposta (con l'uscita di ) sulla trequarti (sua l'imbucata per Peres nell'azione del raddoppio), lasciando il ruolo di centravanti a , che proprio da questa posizione trova la rete del vantaggio. Sempre delizioso il capitano. A destra si vede Keba, classe 98, senegalese, preso nello scorso gennaio dallo Spoltore. Lui subito si mette in evidenza con la rete del 2-1 definitivo, raccogliendo nel cuore dell'area una bella palla di Peres. Il momentaneo pari del San Lorenzo era arrivato con un tiro dal limite di Belluschi: si allunga ma non ci arriva. E pazienza.