De Santis condannato a 26 anni

13/10/2016 16:01

IL TEMPO - Con il derby del sole alle porte la mente non può che ricordare quell’odio esploso la sera del 4 maggio 2014, quando l’ultrà della Roma, Daniele ,uccise Ciro Esposito, il tifoso del arrivato nella Capitale per assistere alla finale di Coppa Italia, vinta dai partenopei contro la . Trascorsi quasi due anni e mezzo da quella “scellerata provocazione“, descritta dai giudici nelle motivazioni della sentenza, il processo di appello sembra essere alle porte. In primo grado infatti l’ultrà della Roma è stato condannato a scontare 26 anni di reclusione.

I giudici non avevano accolto la legittima difesa. “Danielino sapeva ciò che stava facendo e per questo avrebbe portato con se un’arma. La droga gli avrebbe fornito quel senso di “onnipotenza correlato all’incapacità razionale di valutare i fatti“. Per i magistrati “l’intensità del dolo dimostrato da è dunque massima, fino a lambire le soglie della premeditazione“. Secondo i giudici si trattò di un agguato perché gli aggressore, “non potevano trovarsi casualmente in quel posto appartato, conosciuto e familiare solo al e purtroppo lasciato privo di qualsiasi presidio da parte della polizia, benché fosse noto alla stessa che si trattava della “tana” di un pericoloso e facinoroso ultras“.