25/10/2016 14:35
Spesso, parlando di Paredes, si dimentica che è nato nel 1994: alla sua età De Rossi aveva 60 partite di Serie A alle spalle, Paredes è 51 e, come Daniele, ha incontrato ora l’allenatore che potrebbe cambiargli la carriera. Se Spalletti riuscirà a lavorare con Paredes come ha fatto con De Rossi solo il tempo potrà dirlo, intanto il rapporto comincia a crescere: «Lo devo ringraziare per la fiducia che mi sta dando – le parole del giocatore dopo il Palermo –. Ma devo ancora migliorare».
Spalletti lo ha messo sullo stesso piano del suo pupillo Pizarro e di Pjanic, dicendo che gli ricorda il primo ed è migliore del secondo. Il gol – fortunoso – contro il Palermo è solo la ciliegina sulla torta, la sostanza dice che ha centrato il 93,2% di passaggi riusciti su un totale di 88, toccando il pallone 107 volte.
Domani invece, contro il Sassuolo, proverà a giocare la terza partita di fila da titolare in A, magari al posto di uno tra Nainggolan e Strootman. «Da loro imparo ogni giorno», ha ammesso Paredes e stavolta non è una frase fatta. I tre del centrocampo lo hanno preso sotto la loro ala – soprattutto De Rossi –, ma anche gli altri argentini del gruppo se lo coccolano.
(gasport)