Figc, Gravina si candida (chi ha paura di Abete?)

17/10/2016 16:11

REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Gli hanno fatto saltare per due volte l'assemblea (elettiva) della Lega Pro, ex serie C, ma Gabriele Gravina non è certo un tipo che si arrende. Vuol dire che si andrà alle urne a novembre, dando così a Pitrolo tutto il tempo per fare campagna elettorale. Gravina ha intenzione di candidarsi alla presidenza della Figc, è un po' che ci sta lavorando, a tutti i livelli, forse anche politici. Carlo Tavecchio ha intenzione di resistere, ha fatto cose buone in questi anni e cose meno buone: ma rispetto a quando fu eletto non c'è più Macalli, ora gli manca quel 17% che può essere decisivo. Contro Gravina si è candidato Barilli, ma al massimo potrebbe avere dalla sua 7-8 club su 60. Il 17% comunque potrebbe calare un po', a tutto vantaggio di Tavecchio. Gravina vuole votare il più presto possibile, prima di fine anno, altrimenti sarebbe troppo a ridosso delle elezioni Figc e avrebbe poco tempo per fare la campagna elettorale. Lo scontro per ora si è spostato in tribunale, che per per due volte ha stoppato Gravina ("dove è tutta questa fretta?" hanno detto i giudici fra lo sbalordimento del prof. Guido Valori, avvocato della Lega). Ma quanto potrà durare questo tira e molla? Domani, lunedì, a Firenze si terrà un consiglio direttivo già programmato: molti club di Lega Pro sono indignati, così come Gravina, e vogliono andare alle urne. In Figc inoltre sono rimasti spiazzati quando hanno saputo che Giancarlo Abete è intenzionato a candidarsi come consigliere federale in quota Lega Pro: l'ex n.1 della Figc è legato da antica amicizia con Gravina e ultimamente ha preso le distanze da Tavecchio, anzi gli ha promesso la guerra. Abete già adesso è una spina nel fianco in consiglio, pur non avendo diritto di voto. Inoltre il prossimo anno non sarà più in Giunta Coni (e Malagò può tirare un sospiro di sollievo). Inoltre, Abete "scade" in primavera come vivepresidente Uefa: se fosse rieletto Tavecchio, non avrebbe nessuna speranza di poter essere rivotato, perché l'appoggio della Figc è decisivo. Inoltre, Abete stava dalla parte di Villar ma presidente Uefa è diventato Ceferin, con l'appoggio della Figc. Insomma, soltanto se Gravina diventa n.1 della Federcalcio italiana, allora Abete può sperare di restare al suo posto nel governo europeo, un ruolo cui tiene molto. In questo caso, che sarebbe di Michele Uva? Lui in Figc è arrivato con Tavecchio e se Tavecchio va via, allora è molto probabile che anche il direttore generali cambi aria. Dove andrebbe? In primavera potrebbe prendere il posto di Giorgio Marchetti come direttore competizioni dell'Uefa. Non per niente, Uva è stimatissimo da Ceferin e ha sempre avuto una passione per il calcio internazionale. E Marchetti? Nessun problema, Gianni Infantino-che lo conosce bene-è pronto a portarlo con sé alla Fifa. Ma tutto dipenderà dai nuovi assetti della Figc. Si potrebbe votare anche ad inizio 2017, ora pare che Tavecchio abbia fretta per mettere all'angolo il suo rivale Gravina: ma c'è da vedere prima chi andrà alla Lega di Serie A. Possibile un ritorno di Adriano Galliani, ma con una nuova governance. Perché adesso il presidente non conta nulla: aveva ragione Lotito, anche se usò altri termini...