03/10/2016 14:16
IL MESSAGGERO (A. A.) - «Bella vittoria che rimette a posto le cose. C’erano troppi discorsi, la squadra non aveva fatto benissimo. Andavamo a fasi alterne, questa vittoria ci permette di lavorare con profondità e col tempo che abbiamo, potremo fare analisi più dettagliate». Parole, quelle di Spalletti a fine gara. Tira un sospiro di sollievo, Lucio: se la Roma non avesse vinto con l’Inter, anche la speranza di rimanere in scia della Juventus (sempre a +5) sarebbe stata vana. Il gol di Manolas regala tre punti fondamentali ma quello che più conta è la grande prestazione. Spalletti oggi non si nasconde. «Noi vogliamo vincere tutte le partite, poi non so se questo basterà per conquistare lo scudetto». Inutile guardare troppo avanti, per adesso preferisce godersi questo successo. «Importante per il valore dell’avversario, abbiamo affrontato una grande Inter. Tutte e due le squadre hanno concesso qualcosa di troppo, ma è stato dettato dalla voglia di far gol e di superarsi. Mi è piaciuta la reazione dopo il pareggio dei nerazzurri, nel primo tempo abbiamo fallito molte occasioni. Bisognerebbe essere più cinici e usare la testa». Alla prossima. Oggi è la festa di Dzeko. «Ha fatto una grandissima partita, ci ha dato una mano. E’ un grande giocatore, che ha tutto ed è una grandissima persona. L’unica cosa: ogni tanto su alcuni palloni ci va mollo. Comunque per lui, il voto è dieci».
PAROLA AGLI ASSENTI Il problema resta la difesa e i suoi disequilibri. «Abbiamo Rudiger, Vermaelen e Mario Rui infortunati che sono tre potenziali titolari. Sono alternative importanti, questa cosa ci penalizza,però dobbiamo far meglio è vero. Concediamo ancora occasioni che una squadra che vuole arrivare in fondo non deve concedere». Però si gode Manolas,con cui ha spesso avuto discussioni ma ne apprezza il valore. E a fine partite se lo va ad abbracciare. «Ha uno strapotere fisico straordinario,poi nel primo tempo ci sono state degli inizio-azione che non le ha fatte come nella ripresa. Lui sterza, supera l’avversario e crea superiorità, deve essere bravo a raggiungere il rendimento che gli compete».Una vittoria, insomma, abbondantemente meritata. Non la pensa così il tecnico dell’Inter, de Boer. «Abbiamo commesso degli errori, ma nel secondo tempo abbiamo dominato: meritavamo di più». Il mondo è bello perché è vario.