22/11/2016 13:10
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - E per fortuna che la Juventus gioca male... Tredici giornate di campionato, già sette punti di vantaggio sulle seconde. Con il maggior numero di vittorie, 11, e la miglior difesa, 9 reti al passivo. E, allora, che succederà quando comincerà a giocare bene? La verità è che, al di là della veridicità dei giudizi estetici, i campioni d'Italia non stanno incantando, ma quel poco che fanno gli basta per dominare la scena. Segno che la Serie A è un torneo povero, che basta spingere appena appena sull'acceleratore dei risultati per andare in fuga. E la conferma arriva da un semplice dato: Roma e Milan, che sono a meno 7 dalla Juve, hanno perso addirittura 3 delle 13 partite giocate. La Serie A è l'unico campionato d'Europa in cui c'è già un distacco così ampio tra la prima e la seconda: in Inghilterra, ad esempio, dal Chelsea in giù ci sono5 squadre in 4 punti; in Spagna, dove comanda il Real Madrid, 6 in otto; in Germania guida il Lipsia e alle sue spalle sono 7 in sei punti. Da noi, invece, non è ancora cominciato il mese del Natale e tutto sembra (sembra?) già definito. La Juventus può permettersi di perdere due gare di fila e restare ancora in testa al campionato, con un punto sulla seconda. Insomma, non è la Juve a giocar male: sono le sue avversarie a farlo.
Le due romane sono divise da un punto ma la classifica, viste le premesse d'inizio stagione, oggi sorride più alla Lazio quarta che alla Roma seconda. Spalletti è tanto micidiale in casa (6 vittorie su 6) quanto molle lontano dalla Capitale (8 punti in sette gare); Inzaghi all'Olimpico ha vinto 5 volte su sette e fuori ha perso due volte meno di Lucio. La Roma, eletta sul campo l'anti Juve dopo la vittoria di Napoli, continua a pagare sistematicamente la sua inaffidabilità, palesata ormai anche all'interno di una stessa partita. Avere il miglior attacco del campionato se la difesa continua a balbettare serve a poco: è fondamentale essere equilibrati. La Juve ha segnato due reti meno della Roma ma ha sette punti in più. E, dicono, gioca male...