Ospedale serie A: Roma e Sassuolo dimezzate, 6 squadre ai box

02/11/2016 22:18

REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Una non ha più la difesa, l'altra ha perso tutto il centrocampo. Più che per l'Europa (League) Roma e sembrano preparare un pellegrinaggio: stampelle, facce doloranti, frequentatori assidui di medici e fisioterapisti. In una annata maledetta per tutti, sono loro le più colpite. Da infortuni che hanno devastato reparti interi, azzerando la capacità di scelta degli allenatori.

50 MILIONI PER NON AVER DIFENSORI - Quando a Vienna si girerà per cercare un cambio, troverà intorno a sé soltanto cinque giocatori. A meno di non volersi affidare a un primavera. In estate la Roma aveva speso cinquanta milioni (per l'esattezza, 49 milioni e mezzo) per acquistare difensori: Mario Rui, Vermaelen, Seck, , Zukanovic, , , Bruno Peres, Juan Jesus e Fazio, oltre al riscatto di . Qualcuno l'ha ceduto subito, gli altri li ha persi non certo per volontà propria: quasi tutti fuori, compresi e che da queste parti abitano già da un po'. Per Vienna partiranno soltanto in quattro (Peres, Jesus, Fazio e ): in caso di estrema necessità l'allenatore dovrà promuovere il baby o retrocedere . Insomma, tutti quei soldi non sono bastati per garantire un minimo di serenità a un reparto che negli ultimi anni aveva già dovuto fare i conti con sciagure analoghe in serie. (...)

65 GIOCATORI INFORTUNATI, 6 SQUADRE AI BOX - Certo in tanti hanno accusato epidemie seriali di guai muscolari e lesioni varie. La Lazio ha perso per 40 giorni ognuno due pilastri come Biglia (rientrato troppo in fretta e poi rimasto di nuovo fermo un mese) e Bastos (ancora out), ma ha perso a turno pure Lukaku, Radu, De Vrij. Il ha perso Milik chissà per quanto, alla sono fermi Chiellini e Dybala, Evra e Pjaca. Al Milan piangono i guai di Montolivo, Bertolacci, Calabria e Mati, finora mai nemmeno visto in campo. Ma pure Cagliari (due peroni rotti, Ionita e Joao Pedro), (fuori 3 mesi il talento Verdi), Atalanta (cinque infortunati). In tutta la serie A sono ai box 66 calciatori: esattamente sei squadre. Un'epidemia senza precedenti. I motivi? "Ogni anno il gioco è più veloce, e la velocità non aiuta a controllare il gesto tecnico", la teoria di . Tanti iniziano a mettere sotto accusa i tacchetti lamellari prodotti da alcuni fornitori tecnici: "Danno più grip, ma la stabilità la paghi nelle torsioni". C'è poi la questione dei campi: "Terreni scadenti  incidono sulle dinamiche biomeccaniche, facciamo un confronto sulle condizioni dei terreni di gioco in Italia e quelli inglesi o tedeschi", spiega il dottor Luigi Novello, fisioterapista che ha curato gente come Kakà o Juan. "Poi - aggiunge - ogni trauma va studiato. Difficilmente un trauma distorsivo è associabile alla condizione atletica. La preparazione può essere una componente. Ma più determinante è quanto si gioca, il calendario è troppo fitto,  i troppi impegni mettono sotto sforzo il fisico. Non ti riesci a gestire, e giocando ogni quattro giorni si deve cambiare preparazione. Oggi invece a malapena ci si allena". In compenso, lo sanno bene e , ci si continua a fare male.

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