06/12/2016 13:24
IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Un tuffo nel passato. Stadio Tre Fontane, già alle 14.30, un migliaio di tifosi sono in fila davanti ai cancelli, auto parcheggiate ai lati della strada e il traffico che va in tilt: sta arrivando la Roma, in un pomeriggio di festa per i supporter giallorossi. Appuntamento all'Eur per seguire l'allenamento speciale aperto al pubblico di Totti e compagni. In 4000 hanno risposto presente, non c'erano tutti gli ultras, ma solo qualche rappresentanza, per rispetto alla morte di Giorgetto uno dei capi della Curva scomparso due notti fa. Bambini, adulti, ragazzi ed anziani hanno affollato gli spalti per celebrare gli eroi del derby. Assente Ruediger, volato a Berlino per fare da testimone al matrimonio del fratello, i tifosi hanno intonato cori per tutti gli altri protagonisti del 2 a 0 alla Lazio, celebrando De Rossi, Strootman, Nainggolan, Totti e Spalletti. Pure qualche coro offensivo verso Lulic (definito zingaro) protagonista nel post gara delle dichiarazioni razziste nei confronti di Ruediger (grande successo in Rete per l'iniziativa #calzetToniRuediger, in cui centinaia di utenti hanno postato foto di calzini: ha aderito anche il campione olimpico Paltrinieri). Una sola tribuna non è bastata a contenere la passione dei romanisti e la sicurezza è stata costretta ad aprire anche la seconda che in pochi minuti si è riempita. La squadra è scesa in campo alle 15.30 accompagnata da un delirio di colori giallo e rosso che hanno fatto da cornice per tutto l'allenamento. Alla fine della festa alcuni sostenitori hanno preso d'assalto il pullman della squadra cercando selfie ed autografi e c'è voluta quasi un'ora per far tornare il traffico alla normalità.
IL REGALO DI TOTTI - «Che bello riavervi con noi» il ringraziamento di Totti che ha dato spettacolo: palle filtranti, un rigore sotto l'incrocio e uno a cucchiaio (parato da Alisson). Fenomeno in campo, ma anche campione di solidarietà: il capitano ha girato metà del compenso dei 50 mila euro, guadagnati perla presenza al GF Vip, alla famiglia di un ragazzo disabile, mentre l'altra metà sarà devoluta in beneficenza. «Segnare al derby è emozionante, ma sarebbe stato più bello se la curva fosse stata piena», ha detto Nainggolan a Roma Radio.