E ora niente brutte sorprese di mercato

23/12/2016 13:01

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Archiviato il Chievo, la Roma va in ferie con la tredicesima vittoria consecutiva all’Olimpico, e consolidando il secondo posto alle spalle della , ora a +4 (con una gara in meno, però). Tre punti centrati in rimonta, ma al di sopra di ogni sospetto. Se ne riparlerà, due giorni dopo la Befana, a Genova contro il , ultima partita del girone d’andata. E domenica 8 gennaio, vale la pena ricordarlo, il calciomercato sarà già (ri)aperto. Dal 3 al 31 gennaio via libera agli affari, ad acquisti e cessioni. La Roma, l’ha certificato in prima persona, deve/vuole sistemare il centrocampo, perché - al momento - in quel reparto ci sono pochi uomini e, tutto sommato, scarseggia un po’ anche la qualità. Detto che qualcosina andrebbe ritoccato pure in attacco, non solo per la partenza di , va aggiunto che i veri rinforzi della Roma potrebbero arrivare dalla Roma stessa. Cioè, non cadere nella tentazione (o necessità?) di cedere un pezzo da novanta, garantirebbe a prescindere alla squadra giallorossa un miglioramento. E, forse, tranquillizzerebbe ulteriormente , tecnico con il contratto in scadenza e con alle spalle già diversi “no” di fronte alla richiesta societaria di rinnovare. Ci sono almeno tre giocatori, , e , che da mesi sono nel mirino di club ricchi e disposti a non badare a spese pur di portarli nel loro spogliatoio.

TENTAZIONI La Roma, in estate, ha resistito alla tentazione (necessità?) di cedere uno dei tre, e la speranza è che continui a resistere fino al prossimo 31 gennaio. Smentendo così tutte le malelingue che non perdono occasione per paventare orizzonti tetri per il club capitolino senza l’ossigeno derivante dalla partenza di questo o di quello. La stagione, al di là del distacco dalla in campionato, è ancora lunga, ci sono impegni come l’Europa League e la Coppa Italia che vanno onorati fino in fondo, e la Roma ha la possibilità, cioè il potenziale, per farlo. Ecco perché dalla sessione invernale del calciomercato si aspettano solo buone notizie: le (cattive) sorprese sarebbero un pessimo viatico per l’anno che verrà