I comportamenti non sono giusti, El Shaarawy escluso con “giallo”

19/12/2016 13:06

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La mossa di impiegare Gerson titolare contro la , sancisce inevitabilmente una riflessione su . Senza volerlo, è lo stesso a invogliarla quando spiega i motivi che lo hanno indotto a scegliere il brasiliano e a non impiegare . E l’ex milanista?

AMORE PER LA SINISTRA Gli viene riservata appena una frase che sa tanto di bocciatura: «Non ama giocare a destra». Eppure è già accaduto che lo facesse in passato o al massimo, per farlo rendere al meglio a sinistra, era toccato a spostarsi. Probabilmente c’è di più. E infatti basta tornare a lunedì scorso quando, nell’enfasi generale per la vittoria sul Milan, le uniche frasi a mezza bocca Lucio le aveva riservate all’attaccante: «Sinceramente mi aspettavo di più». Non certo una novità. Anche lo scorso anno, quando segnava con regolarità, gli stimoli ad alzare l’asticella non mancavano: «Troppo spesso si accontenta. È come se dicesse, ho perso questa palla ma tanto siamo già 1-0... Non è che la gestisce come fosse la palla della partita». Inevitabilmente nella settimana di allenamento che ha preceduto la gara con la , ancora una volta non ha dato quei segnali che il tecnico si attendeva. Per spiegare però l’impiego di Gerson (prima di sabato 85 minuti in serie A) nella partita-scudetto, alto nel tridente, ci vuole altro. Soprattutto ripensando a quello che Lucio diceva sul conto del brasiliano poco tempo fa: «È veloce di pensiero, meno nelle gambe ma se gioca davanti alla difesa ha più tempo e spazio per ragionare e mostrare le sue qualità». Da qui a vice , addirittura con compiti difensivi, ce ne corre.