Le spallate di Spalletti

22/12/2016 13:23

LEGGO (R. BUFFONI) - Il comandante giura che il morale della truppa è alto e che il peggio è passato: «La sconfitta con la fa male, ma non dobbiamo buttare via tutto. Il gruppo ha reagito benissimo e continua a lavorare in maniera corretta». Apre la cambusa, offre da bere ma la richiude subito invitando i naviganti a non distrarsi perché il mare è agitato e andare a picco è un attimo. brinda a un 2016 che «ha portato 81 punti nelle 36 partite che ho fatto io, un rendimento all’altezza delle big d’Europa, dal Bayern, al Tottenham, dal , all’, al Psg, all’Atletico ». Oggi, senza e , c’è da fare l’ultimo sforzo: «Bisogna battere a tutti i costi il Chievo. È una gara fondamentale». Vincere stasera però non sarà una passeggiata: la squadra di Maran ha la seconda difesa del torneo (17 gol presi come la Roma), anche se cita gli attaccanti gialloblù: «Squadra corta, fuorigioco alto e gente forte come Pellissier, Meggiorini, Floro Flores, Inglese, Birsa. Bisognerà fare attenzione alle verticalizzazioni improvvise e a non fare possesso palla lento perché loro poi ti saltano addosso».

Ma è inevitabile tornare sulle spine post- e sull’intervista di a France Football («Se non vinco me ne vado»): «Avevo già detto quella cosa, siete voi giornalisti che stavolta avete accompagnato le mie parole in maniera diversa. A fine anno si fa l’inventario. Cosa c’è di strano? Sarebbe scorretto dire: non vinco e firmo 5 anni». In realtà non bisognerà aspettare maggio per sapere: «A febbraio-marzo si parlerà con la società e si vedrà se ci sono i presupposti per continuare». offre da bere il suo “bordocampo”, rosso al 70% di uve sangiovese e al 30% merlot, ma non si offre in pasto ai soliti giornalisti cattivoni: «Ricordatevi che l’ultima volta io avevo altri due anni di contratto, poi sono arrivato sesto e sono dovuto andar via (si dimise, ndr). Voi invece siete sempre gli stessi e siete quelli che avete massacrato chi poi è andato a vincere in Spagna e chi in Inghilterra (Luis Enrique col e Ranieri col Leicester, entrambi diedero le dimissioni ndr)».

«Lasciate stare Gerson – prosegue prendetevela con me che l’ho schierato allo Stadium. Ma vi dico che il ragazzo ha fatto esattamente ciò che gli avevo chiesto: zero a zero con Alex Sandro che non ha mai messo un cross. Poi il risultato è cambiato, lui è stato ammonito e ho deciso di sostituirlo. Ma ha il fisico per ricevere palla addosso e difenderla». Con tanti saluti a : «Ha avuto un problema all’adduttore ma l’ha nascosto perché voleva giocare. È un ragazzo che va sostenuto un po’ caratterialmente e, in campo, ci sono delle piazzole che gli piacciono e altre no. Non gli piace giocare a destra, vuole palla sui piedi sull’esterno. Deve migliorare nella lotta e le sue qualità le fa vedere quando tira in porta col destro». Non annoia mai quando parla di calcio. Ma stasera c’è da battere il Chievo per trascorrere le feste lassù e costruire il futuro della Roma.