13/12/2016 14:26
Per superare il Milan ci voleva il colpo di un combattente, di un guerriero, di uno che in campo fosse in grado di trasformare i tanti duelli in pepite d’oro. E allora a decidere la sfida non poteva che essere lui, Radja Nainggolan, che poi della battaglia e dell’agonismo fa l’essenza del suo gioco. "L’importante è aver vinto una partita non facile - dice il Ninja- il Milan era messo bene in campo, abbiamo dimostrato carattere, la scorsa stagione probabilmente partite del genere non le avremmo vinte, nonostante giocassimo bene. Ma quest’anno abbiamo più carattere, abbiamo un obiettivo e vogliamo crederci. Una volta passati in vantaggio siamo stati bravi, gli spazi si erano allungati. E poi abbiamo fatto molto bene in fase difensiva, tranne magari nel caso del rigore, ma anche questo fa parte del calcio e Szczesny è stato molto bravo».
E allora da oggi anche questa vittoria verrà archiviata, messa nel cassetto, esattamente come vuole Spalletti. All’orizzonte sabato prossimo c’è la Juventus capolista, un avversario speciale per uno come Nainggolan, che in passato ha sottolineato come in bianconero lui non sarebbe mai andato. «Dovremo combattere anche a Torino, sarà una partita difficile, senza ombra di dubbio – chiude il Ninja –, ma noi dobbiamo essere squadra come lo siamo stati in questa occasione, pensare a noi, non alla Juventus. Possiamo fare una bella prestazione anche lì, ne siamo convinti. E anche a Torino andiamo a giocare per vincere, questo è sicuro». E anche lì servirà combattere, lottare, gettare l’anima in ogni angolo del campo.
(gasport)