06/12/2016 15:32
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Ci sarà rimasto male chi si aspettava la guerriglia. Per i gufi da derby, è stata una sconfitta totale. Zero problemi. Nessun fumogeno, coreografia laziale colorata e legale (c'erano stati pessimi segnali in settimana), nessun problema nemmeno all'uscita dall'Olimpico. Chi ha sgarrato la notte prima, è finito in galera. Gli ultrà venuti dall'estero, descritti come pericolosissimi, sono stati agnellini. E' vero, un derby costa caro (anche come soldi): non si scopre certo adesso. Crea disagi a chi abita vicino allo stadio. Ma è inevitabile.
Non c'è più, da un po' di tempo, quella guerriglia che c'era stata in passato (ricordate le puncicate? Le bombe carta? Gli agguati?). Merito dei tifosi, certo. Ma anche di una organizzazione più attenta, più capillare. La questura di Roma (dal questore D'Angelo al capo di gabinetto Massucci) è rimasta soddisfatta dall'esito del derby, senza dimenticare, con un pizzico di rammarico, chi era stato profeta di sventure. Questo il comunicato della questura di Roma: "Si è svolto regolarmente, senza particolari criticità dal punto di vista dell'ordine pubblico il derby Lazio - Roma. Le operazioni di afflusso e deflusso sono state fluide, grazie anche al piano per viabilità e parcheggi in vigore da quest'anno. Al termine, il questore D'Angelo ha voluto ringraziare le forze dell'ordine che hanno profuso ancora una volta il massimo impegno". Insomma, è andata tutto bene.
Vogliamo dare merito anche ai tifosi. Giusto emarginare i violenti (anche verbali: vedi Lulic). Sbagliato colpevolizzare sempre e comunque gli ultrà. Che saranno magari eccessivi, ma stanno nei limiti delle regole. Allo stadio non è come alla Scala. "Il derby tornerà ad essere un vero derby quando lo stadio sarà pieno e non ci saranno incidenti. Non ci sono stati problemi sugli spalti ma abbiamo anche visto lo spettacolo di quanti spazi vuoti c'erano". Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò. I tifosi della Roma non avevano creato alcun problema né a Empoli e nemmeno a Reggio Emilia (partita col Sassuolo). Ci sono stati incidenti invece a Bergamo, il tentativo da parte di un gruppo (quanti?) di sfondare un cancello per arrivare a contatto con gli atalantini. Una gestione dell'ordine pubblico che ha dimostrato gravi carenze: non c'è stato, almeno sinora, nemmeno un Daspo nei confronti di quella minoranza che si è comportata in maniera violenta. Come mai? Stanno ancora indagando? L'Osservatorio del Viminale non ha preso provvedimenti, i tifosi della Roma potranno andare a Torino, in occasione della gara con la Juve. Giusto. La nuova presidentessa dell'Osservatorio, la dottoressa Daniela Stradiotto, viene dal rugby: è per il dialogo con gli ultrà, per il pugno duro coi teppisti. A Torino lo Juventus Stadium è sicuramente più controllabile di quello di Bergamo e c'è da sperare che la questura di Torino sia più efficiente di quella di Bergamo.
Resta il problema delle barriere all'Olimpico che allontanano ancora gli ultrà (della Roma): bisogna trovare una soluzione di buon senso. La nuova disposizione delle curve ha messo all'angolo chi andava allo stadio non certo per vedere la partita (difatti i fenomeni di spaccio e prostituzione sono diminuiti) e ha consentito alle forze dell'ordine di poter intervenire in caso di disordini. La Roma sta cercando il dialogo coi suo tifosi, anche grazie a Nela. Speriamo porti a risultati positivi. Il sogno? Un derby di sera anche Roma. Come succede d'altronde in tutte le città normali.