Tornano gli ultrà, Olimpico blindato

03/12/2016 13:56

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Lo dicono a bassa voce, ma tutti, dalla al Viminale, sperano che il derby possa scivolare via senza tumulti. Il piano sicurezza è già definito, sovrapponibile con l’ultimo: bonifiche antiterrorismo e controlli con i metal detector a campione, polizia a cavallo e riprese per documentare eventuali atti violenti con le immagini trasmesse in tempo reale al centro di coordinamento. Il solito, insomma. Anche se qualcosa cambierà: a differenza delle sfide dello scorso anno, torneranno allo stadio i tifosi laziali. Un rientro in grande stie: la curva Nord tornerà piena come non capitava da anni, pronte anche delle coreografie (richieste già inviate via fax alla ) con immagini suggestive. Unica preoccupazione reale, è quasi un tuffo nel passato: perché in occasione del derby faranno ritorno, nel cuore del tifo laziale, alcune vecchie conoscenze. Tifosi e gruppetti che all’Olimpico mancavano da anni e vicini a quelli che furono i vecchi Irriducibili, comunque identificabili con un orientamento politico di estrema destra. In più preoccupano molto le infiltrazioni nel tifo biancoceleste di supporter del Levsky Sofia, Tottenham e West Ham.
Se sul fronte laziale è pronta la festa (anche se le forze dell’ordine hanno apprezzato poco il discorso degli ultrà alla squadra a Formello: i filmati sono stati acquisiti dalla Digos), su quello romanista l’umore è cupo. La curva resterà semivuota: solo 8mila biglietti venduti in Sud, ancora una volta disertata dagli ultrà. Invenduti la metà dei ticket più tutto il distinto est, quello vicino alla tribuna Tevere (che non fa parte del settore). I romanisti, con un comunicato, hanno annunciato l’intenzione di seguire la sfida davanti ai maxischermi alla “Academy Qualcio”, sulla Palmiro Togliatti, dove sarà in servizio un reparto della polizia celere in caso di eventuali tensioni (inattese, a dire il vero). Uno sforzo supplementare, visto che la concomitanza con il referendum toglierà mezzi e uomini alla sfida.
La aveva chiesto alla Lega - senza ottenerlo - l’anticipo alle ore 12, per sfruttare la luce del giorno e soprattutto riuscire a gestire ingresso e deflusso della partita in un orario che non creasse problemi al quartiere. Sarà tutelato grazie a chiusure del traffico per un anello tra via Capoprati, viale Maresciallo Diaz, lungotevere Cadorna e tutte le strade interne e alle spalle della Farnesina. «Siamo tranquilli – la voce istituzionale – ma a Roma, chi sbaglia paga».