Conti e Pizarro, ultimi grandi “7”

31/01/2017 15:42

LEGGO (R. BUFFONI) - Forse è una questione di taglia, come la scarpetta di Cenerentola. Fatto sta che la maglia della Roma numero 7 non riesce più a trovare chi la indossi alla grande. Il picco più alto lo toccò grazie a Bruno Conti, che la intrise di sudore e gloria nell’arco delle sedici stagioni complessive (intervallate dai prestiti al ) in cui finì sulle sue spalle. All’epoca (dai Settanta ai primi Novanta) le maglie non erano personalizzate, ma la 7 giallorossa era praticamente tatuata sulla pelle di Brunetto, che ci vinse lo scudetto ‘83 e 5 coppe Italia, sfiorando la Coppa dei Campioni. Maglia che è tornata a riassaporare un po’ di gloria sulle spalle di David Pizarro, addirittura un centimetro più basso di Conti (1,68 cm a 1,69). Ruolo nettamente diverso, ma la stessa capacità di onorare il numero che, dall’avvento della proprietà americana, è diventato anche il giorno di nascita della Roma (7 giugno 1927) sostituendo - per lo meno sugli almanacchi - l’antico 22 luglio. Pizarro in 6 stagioni con quella maglia addosso ha vinto 3 coppe Italia e una Supercoppa italiana, a oggi ultimi trionfi della Roma. Dal 2014 allo scorso gennaio se l’è messa , che non è riuscito a farla brillare. Così come non ci sono riusciti prima di lui Marquinho, Alvarez, Sartor, Fuser, Bartelt. A spasso a maniche alzate sotto la Sud ce l’hanno portata Paulo Sergio, Moriero, Desideri e Haessler. Quest’ultimo, pur non avendo vinto nulla, per taglia (166 cm di altezza) e classe è stato probabilmente quello che più si è avvicinato ai fasti di Bruno Conti è Pizarro. Da domani la sfida tocca a Grenier.