Defrel in stand by, Rüdiger: “Saremo noi i campioni”

25/01/2017 13:20

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Fase interlocutoria nella trattativa per Defrel, con Roma e immerse in una specie di partita a scacchi. Ragionamenti, schermaglie, smentite – più o meno credibili – in un tira e molla che, con l’avvicinarsi della chiusura del mercato di gennaio, sembra destinato a concludersi con il trasferimento del ragazzo.

«Il momento è delicato e un po’ di silenzio gioverebbe a tutti – l’ammissione di Pocetta, manager dell’attaccante, a Retesport – invece di sparare numeri e cifre, si farebbe bene a lavorare con diplomazia». Il procuratore del francese teme che la trattativa possa saltare per qualche malinteso o troppe indiscrezioni date in pasto alla stampa. Il spara alto, prova a chiedere 18 milioni – magari con l’inserimento di qualche giovane della Primavera – forte del fatto che siano stati i giallorossi a bussare alla sua porta. La Roma, d’altro canto, non sembra voler (e poter) svenarsi per un giocatore che, in teoria, arriverebbe solamente per completare la rosa. In mezzo c’è , che Defrel lo vuole ed è convinto che sia un sacrificio necessario per mantenere l’asticella alta, affrontando il prossimo periodo strapieno di partite con più tranquillità. La questione è quindi destinata a risolversi in extremis, a ridosso della chiusura di questa finestra di gennaio, mentre a Genova, domenica, contro la Sampdoria e compagni cercheranno la terza vittoria consecutiva del 2017, lontano dall’Olimpico. «Io voglio diventare campione d’Italia con la Roma, un giorno – la determinazione di spiegata alla stampa tedesca – ma quest’anno la coppa Italia e l’Europa League sono obiettivi ancora possibili. Il mio futuro? Qui sto bene e per il momento non mi interessa pensare ad altri club». Si gode la ritrovata solidità difensiva, mentre il più che probabile futuro ds romanista, Monchi – attualmente al Siviglia – rivela: «Io ho bisogno di potere decisionale, per questo sono convinto che in Francia o in serie A potrei lavorare meglio».