LA REPUBBLICA (A. DIPOLLINA) - Sport, ieri, alle 19, arriva l’ora delle decisioni revocabili. E Paolo Di Canio torna a condurre, all’improvviso e a sorpresa, il suo spazio di calcio inglese. Era sospeso da metà settembre quando Sky lo fermò per una ripresa video in cui compariva la celebre scritta DUX che gli orna il braccio. La sospensione è finita. Con Di Canio c’è Vialli che gli dà il bentornato, fa un vago accenno ma Di Canio ferma tutto: «La nostra vita privata non interessa ai telespettatori».

*** In teoria la sospensione era a tempo, come nella pallanuoto, ed è durata quattro mesi. Tutto è stato fatto alla chetichella ed è tornata la normalità. A dare retta ai rumors, sono stati mesi complicati, di fittissimo lavorio di diplomazie, avvocati, organismi vari anche ad altissimo livello. A occhio, meglio glissare. Il rientro cade comunque in piena stagione invernale, quando ci si veste parecchio e nessuno lascia scoperte le braccia.

*** Scatenati, va da sé, i social, al solito modo. Rarissimi spunti da applausi («Dai su, in fondo Di Canio ha fatto anche cose buone»), il resto è baccanale osceno a ranghi contrapposti. Da standing ovation un tizio che twitta, seriamente: «Quelli che attaccano Di Canio cos’hanno da dire su Napolitano che non ha mai rinnegato l’invasione dell’Ungheria nel 56?». (...)