Caso barriere. La linea "soft" prende piede

07/02/2017 14:27

«Quelli che vengono e che usano lo stadio per far casino, devono stare a casa. Bisogna comportarsi bene: se le regole sono che ognuno deve stare al suo posto, bisogna stare al proprio posto. Però qualsiasi tipo di barriera non è mai sintomo di libertà». Parola di . Tutto giusto, e con queste premesse la Roma e la Lazio si avvicinano all’incontro di oggi al Viminale con Minniti, ministro dell’Interno, e Lotti, ministro dello Sport, con aspettative grandi. Le barriere nelle curve dell’Olimpico, che stanno tenendo fuori «ideologicamente» gli ultrà della Roma (quelli della Lazio sono rientrati), potrebbero essere tolte o quantomeno abbassate. La presenza di , capo della Polizia ed ex , lascia pensare che si vada verso un lieto fine.

Ma che le aspettative siano alte lo dimostra un altro fatto: la Lega di Serie A ieri ha rinviato la decisione sugli orari delle semifinali di Coppa Italia – e quindi anche del derby di Roma – proprio per aspettare il vertice di oggi. Come dire, c’è aria di un ritorno a quelle notturne (volute dalla Rai, pronta a penali) che mancano dal 2013, anche se questo potrebbe voler dire magari rinviare l’addio alle barriere una volta consumato il primo atto della Stracittadina, oppure in estate, come forse gradirebbero (oggi assente) e .

(gasport)