09/02/2017 16:38
IL TEMPO (Nati il 7 giugno) - Lo stadio della Roma deve essere costruito. Non ho certo la pretesa di avere avviato il tormentone che sta invadendo i social, ma comunque insisto con il mio incipit. Non potrebbe essere altrimenti, visto quello che sta succedendo intorno ad un investimento da un miliardo e seicento milioni, interamente a carico del privato, con la riqualificazione di un quadrante dove oggi la fanno da padroni il degrado, i rifiuti e miriadi di ratti. In una città dove la disoccupazione sta crescendo oltre ogni limite e dove la povertà sta assorbendo intere fette di popolazione, sentire un signore, assurto agli onori della cronaca solo grazie a questa vicenda, pontificare, sproloquiare ed arrivare a smentire di avere pronunciato frasi, nonostante l'esistenza di registrazioni, lascia la quasi certezza che la capitale d'Italia avrà un futuro ancor più gramo di quello che sta vivendo. Ai tecnici che hanno redatto, in un italiano improbabile, un parere «non favorevole» (?) ed al loro ispiratore, dedico una strofa di una canzone che mi sta particolarmente a cuore, non fosse altro che per il titolo: La favola di Adamo ed Eva. Chi la conosce sa di cosa parlo; mi dispiace per chi non la conosce, perché vuol dire che non apprezza Max Gazzè.
Roma bellissima contro la Fiorentina, in completo controllo della partita dopo i primi venti minuti. Forse arriveranno a meritare la sufficienza, nelle pagelle de! commentatori, Daniele De Rossi (quello che non gioca da un numero indefinito di anni), Edin Dzeko (quello che sarebbe stato bene fosse partito per la Cina), Federico «Fabio» Fazio (quello che era meglio prendere la Littizzetto), Emerson Palmieri (quello che molti si rifiutavano di chiamare con la prima parte del nome perché lo ritenevano offensivo per il suo predecessore).
P.S. Sara un mio limite di comprensione, ma non riesco a condividere l'ottimismo sull'eliminazione delle barriere, dopo aver letto un comunicato che non dice assolutamente nulla.