09/02/2017 16:28
IL SOLE 24 ORE - La sua partita cruciale la sta giocando in questi giorni. Luca Parnasi cerca di rifarsi con il maxi-progetto dello Stadio della Roma e soprattutto con quel Business Center da 700 milioni che è il cuore del suo piano di sviluppo. È una seconda occasione dopo che la sua vecchia Parsitalia è crollata sotto il peso di 180 milioni di perdite e con quei debiti per 600 milioni, rifilati in buona parte a UniCredit che si è accollata asset e debiti da cui un giorno (forse) rientrare. Ma Parnasi se da un lato è un grande debitore incagliato di UniCredit, dall’altro a sua volta ha subìto una scottatura con un’altra banca. È la Popolare di Vicenza di cui era socio con un pacchetto di poco più di 100mila azioni. Valore poco sopra i 6 milioni di euro, oggi azzerato, come accaduto a molti. Parnasi per avere quelle azioni aveva evidentemente un fido, data la pratica in uso dei cosiddetti finanziamenti baciati. Fonti vicine a Parnasi dicono che l’immobiliarista romano ha tutte le intenzioni di onorare quel debito. Sarà. Ma la tentazione, viste le perdite subite, di non restituire il prestito deve essere molto forte.