03/02/2017 14:22
LA REPUBBLICA (G. CARDONE) - Un derby al mese, brividi e notti tese. Il nuovo proverbio è questo, visto che la partita più sofferta dai romani si giocherà 3 volte in 61 giorni: il primo marzo Lazio-Roma l’andata delle semifinali di Coppa Italia, il 4 o 5 aprile Roma-Lazio il ritorno, poi il 30 aprile Roma-Lazio di campionato. Stress & sfottò, si salvi chi può (stavolta la rima è casuale). I romanisti più fiduciosi la vedono come un’occasione per pareggiare un conto che fa male: nella stagione ‘97-‘98 la Lazio vinse quattro derby su quattro, evento unico nella storia. E la Nord, alla fine del quarto (8 marzo ‘98), dedicò uno striscione sadico ai tifosi giallorossi: “Tranquilli, siete su scherzi a parte”. Ecco, la Roma dopo il 2-0 del 4 dicembre scorso sogna il filotto della rivincita. Poi nelle semifinali di Coppa Italia ci sarebbe da riscattare il famoso 26 maggio, ma in questo caso i laziali sostengono che rivincita non ci può essere: in palio non ci sono trofei, nessuno alza coppe sul volto dell’altro eccetera. Di sicuro, quattro anni dopo, una romana approderà nella finale di Coppa Italia, vinta 9 volte dai giallorossi e 6 dai biancocelesti. I laziali già si preoccupano che nella prossima sfida non ci saranno gli squalificati Lulic, Radu e Patric, mentre i cugini recuperano Florenzi. Si consolano pensando che il cammino da qui al 1 marzo sarà più complicato per la squadra di Spalletti: 6 gare contro 4, compresi i confronti di Europa League con il Villarreal. E poi la tensione da derby può sottrarre energie nel duello per lo scudetto, tanto più che prima e dopo la Roma affronterà Inter (il 26 febbraio) e Napoli (4 marzo), mica squadrette. In compenso, la Lazio in corsa per l’Europa dovrà vedersela proprio con la banda Sarri subito dopo il derby di ritorno di Coppa. Periodo intenso, si è capito.