23/02/2017 14:25
Fare risultato stasera contro il Villarreal avrebbe un significato importante: sono infatti 7 i risultati utili consecutivi in Europa League, le sei partite del girone e l’andata contro il Villarreal, ed è stato proprio lo stesso tecnico toscano a dire che la squadra aveva bisogno di risultati importanti, in Europa, per ritrovare fiducia in se stessa. Per due volte nella storia, i giallorossi sono arrivati a 10 gare senza sconfitte: nella Coppa Uefa 1990-91 con Ottavio Bianchi in panchina (8 vittorie e 2 pareggi) e undici anni dopo, nel 2001-02 con Capello (3 vittorie e 7 pareggi nei gironi di Champions di prima e seconda fase) Stavolta le vittorie sono 4 e i pareggi 3, di cui uno, l’ultimo contro l’Astra Giurgiu, a qualificazione già ottenuta.
Un ruolino che, al netto della forza degli avversari, evidenzia un cambiamento rispetto al passato. Soprattutto recente: fino alla sconfitta all’Olimpico con il Porto, dai preliminare di Europa League contro lo Slovan Bratislava (2011), la Roma americana aveva giocato 22 gare, vincendone solo 3 (contro Cska Mosca e Leverkusen all’Olimpico e Feyenoord in trasferta), perdendone 10 (con due umiliazioni contro Bayern Monaco e Barcellona, 13 reti subite in 180’) e pareggiandone 9. I gol incassati erano stati 46 (più di 2 a partita), quelli fatti appena 25. In queste sette partite, invece, Dzeko e compagni sono andati in gol 20 volte e hanno subito 7 gol, dimezzando quindi la media. Per capire se davvero la Roma europea ha cambiato pelle, serviranno altre occasioni e partite più probanti, ma arrivarci con una striscia importante alle spalle era quello che Spalletti chiedeva alla squadra.
(gasport)