Tommasi corteggiato dal PD: “In corsa a Verona? Stupito, ma ci penserò”

10/02/2017 14:43

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Dalla scrivania dell’Aic a quella di sindaco. L’indiscrezione riguarda Damiano Tommasi, ex calciatore dell’Hellas e della Roma, oggi al vertice dell’Associazione italiana calciatori: sarebbe lui il nome sul quale punta il Pd per la corsa alle comunali di Verona. Senza passare per le primarie: un nome forte, “nuovo”, che non ha legami con la politica locale ma riconoscibile e in grado di calamitare consensi anche grazie alla popolarità guadagnata come atleta.

Tommasi, davvero è pronto a candidarsi come sindaco della sua città?
«Mi hanno inviato questa mattina la foto di un articolo che ne parla. L’ho girata subito a Demetrio Albertini (suo predecessore alla guida dell’Associazione calciatori, ndr). Nella foto c’eravamo io e lui dieci anni fa. Gli ho scritto: guarda com’eri giovane».

Scherzi a parte: si candida?
«L’ho letto sui giornali. Girava già da qualche giorno il mio nome. Certo leggere di essere candidato come primo cittadino mi ha stupito un po’...».

Conosce i dirigenti del Pd veronese? Ha contatti con loro?
«Contatti ne ho avuti, li conosco come si possono conoscere persone con cui hai dei colloqui, nulla più. Magari in questi giorni li sentirò, proverò a chiedere come mai esca questa cosa».

Quindi non le è ancora stato proposto di fare il candidato sindaco?
«No. Ma non so, forse a questo punto lo faranno».

E lei come risponderebbe? Ha mai valutato di occuparsi di politica non sportiva?
«Per ora non l’ho preso in considerazione. Per ora».

E’ a Verona in questi giorni?
«Sono ancora a Roma, ma sto partendo per Verona».

Avete incontri in programma?
«Ma no, torno solo a casa».