01/03/2017 13:18
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Per gli appassionati, ecco i tabellini: 5 febbraio 2003 - 3030 - Coppa Italia 2002/03 - Semifinali - gara d'andata. LAZIO: Marchegiani, Pancaro, Negro, Stam, Favalli, Stankovic, Liverani (64' Simeone), Fiore, C.Lopez, S.Inzaghi (37' Corradi), Chiesa (75' Lazetic). A disposizione: Peruzzi, Oddo, Couto, Baggio. Allenatore: Mancini. ROMA: Pelizzoli, Panucci, Dellas, Samuel, Candela, Cafu, Tommasi, Emerson, Delvecchio, Cassano (69' Lima), Totti (81' Montella). A disposizione: Zotti, Aldair, Cufrè, Fuser, Marazzina. Allenatore: Capello. Arbitro: Trefoloni (Siena). Marcatori: 12' Cassano, 49' Emerson, 76' Fiore. Spettatori: paganti 53.577, per un incasso di 901.534 euro. Note: ammoniti Negro, Stam, Favalli (Lazio), Dellas, Samuel, Cafu (Roma). Recuperi: 2' p.t., 3' s.t. Poi, più di due mesi dopo il ritorno: 16 aprile 2003, Coppa Italia 2002/03 - Semifinali - gara di ritorno. ROMA: Pelizzoli, Zebina, Samuel, Panucci, Candela, Tommasi, Emerson, Dacourt, Lima, Totti, Cassano (46' Montella). A disposizione: Antonioli, Sartor, Aldair, Cufrè, Bombardini, Guigou. Allenatore: Capello. LAZIO: Marchegiani, Oddo, Negro, Mihajlovic (70' Simeone), Favalli, Castroman (46' Cesar), Giannichedda (75' Chiesa), Stankovic, Fiore, Corradi, C.Lopez. A disposizione: Concetti, Colonnese, Liverani, Inzaghi. Allenatore: Mancini. Arbitro: Sig. Collina (Viareggio). Marcatori: 56' Montella. Note: ammoniti Negro, Simeone e Corradi. Recuperi: 1 p.t., 4 s.t. Spettatori: paganti 52087 per un incasso di 967.710 euro.
IL QUADRO CHIARO - Gli appassionati, appunto, avranno così il quadro chiaro di ciò che è accaduto l'ultima volta in cui si è giocato un derby nella semifinale di Coppa Italia. La storia ci racconterà successivamente che addirittura una finale è stata disputata, ma questa è l'ultima semifinale. La Roma stava andando verso il suo epilogo dopo aver festeggiato lo scudetto: Capello sarebbe andato via l'anno successivo, lasciando parecchie scorie. La Lazio si presenta con Mancini per il post Eriksson, anche lì si respirava un'aria di smobilitazione generale. Mancio stava cominciando il suo percorso ed era l'allenatore emergente, la sua squadra giocava un buon calcio. Inzaghino, attuale tecnico della Lazio, ha giocato uno spezzone dell'andata e zero minuti nel ritorno. La Roma non ha faticato granché a vincere sia la sfida di andata (quella sera faceva un gran freddo) sia quella di ritorno. La sintesi giornalistica del giorno dopo: la Lazio è stata bella, ma sfortunata, la Roma ha saputo sfruttare gli errori difensivi dei biancocelesti.
LA DIFFERENZA - La differenza alla fine l'hanno fatta i portieri, molto bene Pelizzoli, male Marchegiani, in ritardo sulla rete di Cassano e impacciato, anche nella sfida di ritorno, sul colpo di testa di Samuel, che ha dato il là alla rete di Montella. La gara dell'andata si ricorda anche per un meraviglioso gol di Emerson, che ha rubato palla a metà campo e dopo aver percorso una quindicina di metri ha lasciato partire una botta micidiale che si è infilata come un missile sotto la traversa. Quello del Puma è stato il 2-0, che ha staccato le gambe alla Lazio, abilissima a fare gioco ma meno nelle conclusioni: un paio di legni - oltre alla sua vena - hanno salvato Pelizzoli. Fiore è l'uomo della speranza, nel finale, raccogliendo un assist di Chiesa (Enrico) supera Pelizzoli. Era Lazio Roma, l'1 a 2 lasciava comunque poche speranze ai ragazzi di Mancini, che ad aprile, il 16, hanno tentato la rimonta. Ma la Roma alza la diga e in apertura di ripresa chiude definitivamente i giochi: per Montella ottavo gol in un derby, compresi quelli di campionato, la Roma conquista la finale (che perderà amaramente contro il Milan) e guadagna comunque un posto per la coppa Uefa dell'anno successivo. Stavolta la finale si gioca solo all'Olimpico. La casa di entrambe.