06/03/2017 13:44
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Inter, Lazio e Napoli: zero gol. E, puntuale, è ripartita la tarantella: Edin Dzeko non vale una lira. Perché, dicono i suoi detrattori, segna solo nelle partite inutili e resta a secco quando la Roma avrebbe disperato bisogno dei suoi gol. Tre partite, nessuna rete e tre prestazioni così così, con picchi negativi nel derby e sabato scorso. Dopo aver segnato prima di Milano in otto partite di fila tra campionato e coppe, firmando undici reti, Edin per una settimana è andato in black out, si è concesso (involontariamente, si spera...) una pausa e la Roma, tranne che in casa dell’Inter, ha pagato a carissimo prezzo il suo digiuno. Un calo che, per mille motivi, non ha sorpreso più di tanto visto che nella rosa di Luciano Spalletti non esiste un vice Dzeko. E non soltanto per caratteristiche fisiche: alla Roma manca un altro attaccante in grado di andare comodamente in doppia cifra (Salah è ancorato a quota 9 reti, Perotti segna solo su calcio di rigore). Questo significa che il bosniaco ha dovuto e deve giocare sempre e comunque. Anche quando sarebbe (stato) più giusto farlo accomodare in panchina. La Roma, però, non può permettersi di tenerlo fuori perché il gruppo è numericamente scarso e, come detto, privo di una sua reale alternativa.
MAI DIRE MAI Questo, se non altro, aiuta a capire come mai gli è capitato di steccare la prestazione e di non segnare. Sarebbe stato assurdo, comunque, pensare che Edin potesse andare avanti al ritmo di almeno un gol in 8 partite consecutive; oppure di 5 reti in una settimana, come accaduto da Crotone al Torino passando per Villarreal. Solo che sul suo conto non ci sono mai mezze misure: se segna, è bravo; se non segna è unpippone. Una cosa è sicura: se va in gol, la Roma ne trae benefici enormi dato che Dzeko ha segnato in 19 partite chiuse 18 volte con una vittoria (e una sconfitta). Evidente, dunque, che è un giocatore importante,se non determinante, nell’economia giallorossa. Proprio per questo andrebbe usato e non sfruttato. Calcisticamente parlando, s’intende. È giovane, guadagna un sacco di soldi... Certo, ma anche i giocatori così hanno bisogno di rifiatare. Occhio ai numeri: solo Nainggolan ha un minutaggio superiore al suo. E, non a caso, in rosa non c’è neppure un vice Radja.