01/03/2017 14:07
IL TEMPO (S. PIERETTI) - Tanti derby giocati come calciatore, uno soltanto da tecnico. Simone Inzaghi scruta l’orizzonte con la speranza di poter centrare l’obiettivo della finale di Coppa Italia. Stasera all’Olimpico c’è la Roma, a detta di tutti la squadra più in forma del campionato. I favori del pronostico pendono per la squadra di Spalletti, reduce da una straripante affermazione contro l’Inter, ma il tecnico laziale ci crede. «Abbiamo un grande rispetto per la Roma – afferma Inzaghi – hanno una grande squadra che sta facendo benissimo. Ma noi non siamo qui per caso, tante squadre avrebbero voluto giocare questa semifinale, se la mia squadra è arrivata fin qui è perché lo ha meritato eliminando formazioni con delle credenziali importanti come l’Inter». Inzaghi spinge sull’autostima, un mantra, una sorta di auto convincimento per allontanare gli spettri da Formello. Ma il coraggio – per postulato manzoniano – nessuno può darselo da se: o si ha, o non si ha. E a ben guardare lo schieramento provato nell’allenamento di rifinitura, Inzaghi non sembra averne: atteggiamento prudente, guardia alzata, spalle coperte. La realtà dei fatti è distante anni luce dalle parole proferite dall’allenatore alla vigilia.«Ho grandissima fiducia in me stesso, nel mio staff e soprattutto nei miei giocatori – sottolinea l’allenatore – ho un gruppo forte e compatto, non siamo qui per caso». La scalata sembra impervia, soprattutto considerando anche l’organico limitato dalle squalifiche di Lulic, Radu e Patric che costringeranno Inzaghi a cambiare modulo.
La Lazio non vince dal 26 maggio 2013, un’enormità temporale che sembra volersi soffermare sull’eternità dell’impresa di Lulic e compagni. Ma la festa a Formello è finita da un pezzo, servirebbe un’impresa per poter accendere i fuochi d’artificio dalle parti di Roma Nord. L’allenatore laziale torna ad analizzare il derby di campionato. «Avevamo giocato sessanta minuti meglio di loro, poi siamo stati sconfitti per due grandi errori individuali – sottolinea Inzaghi – quel derby è stato analizzato ed è alle nostre spalle, conosciamo la squadra che andremo ad affrontare, sappiamo che sviluppa un gran gioco grazie a dei calciatori molto bravi. Ma io ho grandissima fiducia perché il mio gruppo è forte e compatto». Sarà un derby da giocare in 180 minuti, e per questo la Lazio dovrà evitare di prendere gol cercando di tenere aperto il discorso qualificazione fino alla sfida di ritorno in programma il 4 aprile. «Dovremo essere molto concentrati, sapendo che tra un mese ci sarà il ritorno – ammonisce l’allenatore biancoceleste – è una sfida che va interpretata nel migliore dei modi, non possiamo permetterci di commettere degli errori, partite del genere spesso vengono decise da un episodio, e noi dovremo farci trovare pronti. Nainggolan sta facendo cose straordinarie ma sarebbe sbagliato se pensassimo soltanto a lui. Sarà fondamentale l’approccio a questa sfida, sono due giorni che martello i miei giocatori con questo concetto: è una partita che non possiamo sbagliare».