03/03/2017 12:53
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La Roma è l'unica avversaria contro cui Maurizio Sarri non ha mai vinto in Serie A: 5 precedenti, 2 pareggi e 3 sconfitte. Dato confortante, non per i romanisti scaramantici. Che ora si aspettano che non ci sia la prima per il tecnico del Napoli proprio domani pomeriggio all'Olimpico. Perché la Roma deve rialzarsi subito, e possibilmente chiudere (o quasi) il discorso secondo posto: la sconfitta nel derby, seppur pesante, non deve creare problemi. Troppo brutta per essere vera la Roma anti-Lazio. Brutta la squadra in blocco tutti i calciatori. Non è possibile che si ripeta quel tipo di prestazione, negativa, di tutti, dopo solo due giorni. Quindi con il Napoli vedremo un'altra Roma, anche se poi sarà la stessa Roma. Con il rientro di De Rossi e il ritorno di Szczesny in porta (Alisson non è andato male per niente). Questi i due sicuri di tornare a giocare. Il resto siamo più o meno ai soliti noti. E forse Spalletti dovrà ragionare proprio su questo. La gestione delle forze è fondamentale da qui in poi. Ma la stanchezza, come ha riferito ieri al gruppo durante il solito confronto post partita, non deve essere un alibi.
ALIBI, REALTÀ E FISICI BESTIALI Le partite giocate sono tante e ci sta che qualcuno abbia bisogno di tirare un po' il fiato. Ci sta pure che gente come Fazio, Strootman, Ruediger stiano pagando le troppe partite consecutivamente giocate. Del resto Spalletti l'aveva previsto: «Affronteremo un periodo che sarà veramente duro, avremo dei problemi. Qualche calciatore (la Roma è quella che ne utilizza meno, 21) non potrà recuperare e sarà costretto a fare prestazione al di sotto del suo massimo», le sue parole prima dell'inizio del ciclo terribile, che non è finito. A centrocampo, ad esempio, l'unico con un minutaggio inferiore rispetto a altri è De Rossi, intorno ai 1700, mentre Strootman e Nainggolan sono ben oltre i 2.000. Pochissime squadre di serie A, specie le big, presentano calciatori di movimento con presenze così serrate. Nella Juve, per esempio, nessuno tra (come riporta uno studio di forzaroma.info) Khedira, Pjanic, Cuadrado supera i 2000 minuti. Li sfora di pochissimo Alex Sandro, che si è perso per strada il suo alter ego, Evra. La Roma, che adesso deve affrontare un altro mini-ciclo impegnativo, dovrà gestire al meglio le forze. Sì, ma quando? Domani c'è il Napoli ed è difficile pensare all'esclusione di uno dei titolarissimi. L'unico reparto che ha qualche alternativa in più è l'attacco, con Perotti ed El Shaarawy ultimante tenuti a riposo, anche perché hanno pagato il cambio di modulo. Salah è il titolare con Dzeko, il tridente non viene quasi mai schierato se non nelle situazioni di emergenza. Solo Edin non ha un alter ego con simili caratteristiche, infatti nel mercato di gennaio la Roma ha provato a prendere Defrel. Non a caso la prestazione esplosiva, quella di Milano, è arrivata dopo che Spalletti aveva messo a riposo sette titolari in Europa League, nel ritorno con il Villarreal. E ora quando succederà? Domani con il Napoli è difficile, contro il Lione l'unico riposo forzato previsto è Ruediger, perché squalificato. E ancora: trasferta di Palermo, ritorno con il Lione e poi Roma Sassuolo prima della sosta. Quindi appuntamento a Roma-Empoli del 2 aprile, prima del ritorno contro la Lazio. Occasioni per fermare ai box i più stanchi ce ne sono un paio, ma tra domani e Lione ci sarà ancora da stringere i denti. La Roma si giocherà qui una grande fetta della stagione.
RISCHI DA CORRERE Spalletti può anche pensare di gettare nella mischia con un po' di continuità in più gente come Mario Rui, Gerson, Grenier (che non può giocare in Europa), oltre ai vari Totti, Vermaelen, cosa che fino a ora non ha fatto. Nelle rotazioni, anche per match importanti, entrano soprattutto Paredes e Juan Jesus. Sì, Florenzi avrebbe fatto davvero comodo. Ma per il suo ritorno bisogna aspettare un bel po', e la vita è adesso. Già domani.