Le grandi rimonte nel Dna giallorosso: anche adesso si può

15/03/2017 13:57

C’è sempre un ritorno e la storia della Roma lo sa: quasi 30 anni fa, era il 1988, a Belgrado la squadra era uscita sconfitta per 4­-2 in Coppa Uefa. Morale a pezzi, ma tanta voglia di crederci e di farcela. Voller e Giannini firmarono la rimonta, garantendo la qualificazione agli ottavi di Coppa Uefa. C’era già nel 1995 quando ci fu un’altra qualificazione sovvertita, anche se meno sofferta rispetto al passato (e a domani): ottavi di Coppa Uefa, sconfitta per 2-­1 contro il Broendy, al ritorno 3­-1 per la Roma (, Balbo e Carboni) e fine dei giochi. Tre gol, come in quella che è considerata la rimonta per eccellenza della storia romanista. E basta una parola: Dundee. Semifinali di Coppa dei campioni, all’andata la Roma perde 2­-0, al ritorno, alle ore 15.30, davanti a 68.060 spettatori, una doppietta di Pruzzo e un rigore di Di Bartolomei regalano ai campioni d’Italia una storica finale, da giocare all’Olimpico. Per chi è romanista, il 25 aprile 1984 è una data storica, indimenticabile.

(gasport)