23/03/2017 13:25
La Lega è nel caos. A dire il vero, questa non è una novità. Tuttavia lo strappo delle grandi, che ieri hanno abbandonato l’assemblea presentandosi tutte assieme davanti alle telecamere, con Adriano Galliani nel ruolo di speaker, è stato un gesto politico non da poco.
Ieri in Lega non si è nemmeno parlato di elezioni: tutto si è arenato sullo statuto, la cui riforma è ritenuta propedeutica alle elezioni. Juve, Milan, Inter, Napoli, Roma a Fiorentina da una parte, le 14 medio-piccole dall’altra. E' stata la battaglia del grano a impallinare qualsiasi ipotesi di accordo. Le piccole chiedono una redistribuzione più equa delle risorse televisive, sul modello di Premier e Bundesliga. A quel punto i rappresentanti delle grandi se ne sono andati.
Non c’è accordo sullo statuto: le grandi non accetteranno mai di perdere i quattrini dei diritti tv (la Juve 10-15 milioni) sull’altare della governance e le medio-piccole sono agguerrite perché quando si parla di soldi riescono sempre a compattarsi. Non c’è accordo nemmeno sull’elezione di presidente e consiglieri federali.
(gasport)