Il prossimo esame è subito servito: domani all’Olimpico arriva il Napoli, reduce da due sconfitte consecutive e avvelenato per come è maturata quella nello Stadium torinese. Nello spareggio, questo sì, per il secondo posto la Roma si gioca una specie di match-point:
con una vittoria volerebbe a +8 in classifica e i punti da recuperare per la squadra di Sarri sarebbero 9 nelle 11 partite restanti, considerando gli scontri diretti a favore dei giallorossi. Facile a dirsi molto più complicato a farsi contro una delle poche squadre al livello della Roma in Italia. Spalletti non farà alcun tipo di calcolo e intende «raschiare» il barile delle energie fino in fondo. Toccherà quindi ai vari Nainggolan, Strootman, Dzeko e Bruno Peres proseguire il loro compito da stakanovisti. Il belga è recordman di minuti giocati, 2985 recuperi esclusi, lo segue il bomber bosniaco a 2953, poi il centrocampista olandese (2819) e il terzino brasiliano (2803). Anche Fazio e Manolas hanno giocato più di Szczesny, dati che si spiegano con la differenza piuttosto marcata di rendimento tra il blocco dei titolari e le seconde linee. Paredes ha fallito un’altra prova nel derby, El Shaarawy si sta immalinconendo a forza di panchine e Perotti paga il modulo con una punta di meno e un difensore in più. Nelle gerarchie di Spalletti viene prima Salah, nonostante sia reduce da una Coppa d’Africa che gli ha tolto brillantezza. Ma non c’è tempo di riposare e lamentarsi, la differenza tra l’ennesima stagione senza trofei e una vittoria passa per le prossime settimane. L’ossessione continua.