16/04/2017 16:03
IL GIORNALE (A. SIGNORINI) - Lo stadio della Roma sembra stare più a cuore a Palazzo Chigi che al Campidoglio. Se la sindaca Virginia Raggi appare come minimo tiepida, il governo nazionale sta spingendo sull’opera giallorossa, un po’ come ha fatto con la Ryder cup, evento clou del golf mondiale che si terrà nella Città eterna.
Nella manovra è spuntata una misura pro stadio. Molto tecnica e ufficialmente destinata a tutte le infrastrutture sportive, consente che possano essere destinate a una destinazione d’uso non solo legata allo sport. Quindi commerciale e abitativa. L’impressione è che il governo abbia voluto garantire il delicato equilibrio trovato con il comune sullo stadio di Tor di Valle, assicurando chi investe che ci saranno anche negozi e appartamenti.
Segno che il governo centrale vuole spingere per realizzare l’opera sulla quale c’è l’intesa, ma è legata agli umori della giunta capitolina. Era già successo con la Ryder cup, per la quale la scorsa legge di Bilancio aveva previsto una garanzia sui finanziamenti. Norma bocciata, che ora dovrebbe rispuntare proprio nella manovra, insieme ad un altra misura ad hoc per i mondiali di Sci di Cortina del 2021. Norme un po’ a rischio. La manovra è ancora la vaglio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Ragioneria generale dello Stato. Difficile dimostrare l’attinenza con la correzione da 3,4 miliardi di euro e con le altre misure «per la crescita» annunciate dal governo [...]