Szczesny: «Il secondo posto? Un mini trofeo»

16/04/2017 14:35

IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Non chiamatela sfortuna o casualità, il pareggio con l’Atalanta è solo responsabilità degli undici in campo. È questo il concetto espresso da un severo, che analizza il match che ha stroncato il sogno rimonta: «Abbiamo sbagliato completamente il primo tempo, nel secondo siamo migliorati, ma non abbiamo meritato la vittoria. Siamo delusi, abbiamo perso due punti. Non si può prendere un gol del genere in una partita così importante. Davanti non abbiamo provato niente».

Viva la sincerità, insomma. Wojciech ha rotto il muro della banalità e si è lanciato in giudizi che vanno a colpire esclusivamente i suoi compagni, assolvendo l’allenatore. Sarà perché già è consapevole che il suo futuro è lontano da Roma, visto che a giugno scadrà il prestito e il polacco tornerà all’, o forse perché dentro di lui l’idea di rimontare la non era poi così irrealizzabile. Con 30 gol subiti in 33 partite, è secondo in Serie A solo a Buffon (22 in 36 match): un rendimento che lo ha catapultato ai vertici del calcio europeo, facendo impennare il suo valore e rendendo quasi impossibile una trattativa d’acquisto tra e i Gunners.

Un futuro legato anche ad Arsene Wenger, come ha ricordato recentemente Boniek, che se dovesse scegliere di continuare sulla panchina dell’ potrebbe proseguire con Cech e lasciare un altro anno Wojciech a Trigoria. «Noi sappiamo che la non li perderà otto punti in sei partite. Dobbiamo accontentarci di questo mini-trofeo che è il secondo posto, per me il campionato è finito oggi - tuona l’estremo difensore - Il nostro dovere è arrivare in ».