Anche Trudeau abbraccia Totti

30/05/2017 13:18

IL MESSAGGERO (C. MOZZETTI) - Il campo di calcio per eccellenza della Capitale lo stadio Olimpico che si trasforma in un luogo di solidarietà e amicizia all'indomani dell'ultima partita del della Magica, . E un allenatore ancor più eccellente e insolito, come il neo premier canadese Justin Trudeau. Mattinata di solidarietà e fratellanza, ieri, nello stadio progettato da Enrico Del Debbio, per l'evento solidale Open Goal, promosso dall'omonima associazione no-profit insieme al Coni e all'As Roma per svelare quanto ma soprattutto come il calcio può tramutarsi in strumento di integrazione e inclusione sociale. Sul campo, in un'amichevole a squadre miste, sono scese le ragazze della women's e la formazione di giovani migranti e rifugiati della Liberi Nantes. A dare il fischio d'inizio il premier Trudeau, arrivato all'Olimpico dopo aver partecipato al G7 di Taormina e dopo esser andato in visita con la moglie, Sophie Gregoire, ad Amatrice per rendere omaggio alle 249 vittime del terribile terremoto dello scorso 24 agosto. «Io penso che lo sport abbia un significato preciso ha detto il premier canadese, arrivando allo stadio in camicia e jeans il calcio è un gioco speciale, usato per promuovere la comprensione ma anche il rispetto e quella di oggi è una bellissima iniziativa». Trudeau, che sempre ieri è stato ricevuto con la moglie dal Santo Padre, da grande appassionato del calcio, si è lasciato andare anche a qualche selfie con i bambini e i giocatori presenti fino a compiere quel gesto inatteso, quando il presidente della Roma, , gli ha offerto la maglia della Roma numero 10. Il premier canadese non ha esitato un solo istante e in un attimo si è infilato la maglia con l'autografo di senza poi risparmiarsi, pallone alla mano, di fronte ai flash dei fotografi. «Siamo contenti di aver contribuito a questa giornata», il commento del presidente . Proprio la AS Roma ha, infatti, istituto il Football cares per mobilitare il calcio internazionale al fine di raccogliere fondi da indirizzare all'emergenza globale dei migranti. «Alla fine ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò lo sport è l'unica cosa che mette tutti d'accordo, qui ci sono tutti gli ingredienti di quello che viene definito politically correct: ragazzi arrivati miracolosamente nel nostro Paese, l'universo delle donne nel calcio e un premier canadese che è un ragazzo e il primo ministro al mondo più preparato sportivamente e fisicamente». A prender parte all'iniziativa, infine, anche il giallorosso Mauro , il presidente del , Joey Saputo, e i sottosegretari Benedetto Della Vedona (Esteri) e Gennaro Migliore (Giustizia).