31/05/2017 14:37
Luciano Spalletti divide i tifosi della Roma. Almeno nelle radio e sui social network, perché poi il pensiero dei 65 mila dell’Olimpico è stato abbastanza netto. La sensazione è che l’addio del tecnico venga visto da molti come una sconfitta: «Se ne va un grande allenatore ma un piccolo uomo», si legge spesso. «Grazie di tutto, mister - si legge su Facebook. Anche se io preferisco ricordarti come quello del 4-2-3-1 e non come quello delle galline del Cioni».
Se nel congedarsi Spalletti cita Califano e la sua «Non escludo il ritorno», c’è chi replica così: «Tutto il resto è noia adesso, pensiamo solo alla Roma». Roma che in due giorni ha salutato capitano e allenatore: «Non li paragoniamo dice un ascoltatore in una delle radio della Capitale. Spalletti, pur bravissimo, è uno dei tanti. Totti è unico». Chi difende l’ormai ex allenatore riprende le parole di Daniele De Rossi: «Vedremo se chi arriverà farà meglio. Lui odiava la stampa e il tottismo, ma amava la Roma. Ed è stato fermato solo da una grande Juventus». La malinconia per quello che poteva essere e non è stato è tanta: «Ciao Luciano, la bellezza che ci hai regalato tu scrive tale Andrea su Facebook non ce l’ha regalata nessuno negli ultimi 10 anni. Ma, come diceva proprio Califano, “quanta gente c’ha tanti soldi e l’amore no. Stamo mejo noi che nun magniamo mai”».
(gasport)