Nesta: "Totti? E' ancora competitivo alla sua età, deve decidere il suo futuro da solo"

13/05/2017 15:10

CORSPORT - L'ex giocatore di Lazio e Milan Alessandro Nesta ha rilasciato un'intervista sulle colonne del quotidiano sportivo nazionale, trattando fra gli altri argomenti anche quello inerente al futuro di . Questo uno stralcio delle parole dell'ex capitano biancoceleste.

Si ricorda il primo incontro con ?
«, che storia! Il primo incontro fu in un Lodigiani-Lazio. Avevo otto anni. Ricordo che nella capitale, quando eravamo piccoli, era già , a otto anni. Perciò tutti già sapevano quanto fosse forte. E tutti avevano molte aspettative, incredibili per un bambino, però tutti ne parlavano».

Cosa pensa di quello che sta accadendo a in questo momento? 
«Lo sto seguendo. Credo che quel momento arrivi per ciascuno. E credo che anticipare tutti da parte del giocatore sia la cosa migliore da fare. Quando si sente che il corpo non va più come prima e c’è un po’ di perplessità da parte della società, allora è meglio anticipare tutti. Decidere da soli, non far decidere ad altri».

Se avesse Francesco davanti adesso come su quel campo a otto anni cosa gli direbbe?
«Gli farei i complimenti. Alla sua età è ancora competitivo, cosa rara. Poi gli direi di uscire alla grande, di dire belle parole e chiudere quest’anno, fare una grande festa. L’uscita migliore che possa fare un campione del calcio come lui».

In campo, durante i derby, c’era molta rivalità tra voi due?
«Sì, ma sempre con grande rispetto. Io con Francesco ho avuto sempre un buon rapporto. Abbiamo giocato insieme in Nazionale ed è un grande amico, in campo e anche fuori. Quando vengo a Roma andiamo a cena. In campo grandi battaglie, però poi il rispetto reciproco. Ho voglia anche adesso di vederlo, di sentirlo. E’ un giocatore e una persona per la quale ho grande rispetto. Per altri magari no. Con altri in campo me le sono date e anche fuori gliele avrei date. Con lui no, in campo gliele avrei date, ma fuori considerazione immensa. E amicizia».

 

Quel derby in cui Montella le fece tre reti come lo ricorda? Con angoscia?
«Una delle partite peggiori o forse la peggiore che ho fatto in vita mia. Sapevo che sarebbe stato l’ultimo derby, ero a disagio. Poi, nella giornata in cui ti senti un po’ così, becchi pure quello che ti fa tre gol… Però ogni giocatore credo abbia nella carriera una giornata di quelle. A me è capitata in quel derby, con Montella».